Previsto un “Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria” con uno stanziamento di 90 + 140 milioni rispettivamente per gli anni 2022 e 2023.
Altri 60 + 60 milioni riguardano la proroga del credito di imposta per l’acquisto della carta, per ciascuno degli anni 2022 e 2023.
L’articolo 113 del Disegno di legge di bilancio 2022 istituisce il «Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria» con una dotazione pari a 90 milioni di euro per l’anno 2022 e 140 milioni di euro per l’anno 2023.
Il Fondo è destinato a:
– incentivare gli investimenti delle imprese editoriali, anche di nuova costituzione,
– orientare le imprese alla innovazione tecnologica e alla transizione digitale,
– favorire l’ ingresso di giovani professionisti qualificati nel campo dei nuovi media,
– sostenere le ristrutturazioni aziendali e gli ammortizzatori sociali e a sostegno della domanda di informazione”.
Per quanto riguarda la ripartizione del Fondo straordinario, queste saranno stabilite – sentite anche le parti sociali – da un apposito decreto che definirà le scelte allocative delle risorse, da adottare entro il 31 marzo di ciascun anno del biennio.
Il successivo articolo 114 riprende la misura del credito di imposta sull’acquisto della carta in favore delle imprese editrici di quotidiani e di periodici.
Sul 30 per cento delle spese sostenute. Tetto massimo di spesa di 60 milioni di euro.
La legge di bilancio 2022 lo estende anche per gli anni 2022 e 2023, nella misura del 30 per cento delle spese sostenute, rispettivamente negli anni 2021 e 2022, entro il limite di 60 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023, (tetto di spesa).
Il credito di spesa è fruibile esclusivamente in compensazione.
Come già scritto tutte le volte che abbiamo affrontato questo argomento, per la misura del credito di imposta sull’acquisto della carta è necessaria l’autorizzazione della Unione europea, non essendo prevista la regola del “de minimis”.
Il pronunciamento della Commissione UE è atteso a breve.
C’è fiducia che l’autorizzazione europea sarà favorevole e che sbloccherà le procedure per gli anni 2020, 2021 e ovviamente anche 2022 (chiaramente a valere sul precedente anno).
L’articolo 115 della bozza del disegno di legge Bilancio 2022 proroga gli stanziamenti per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, già previste dal Decreto Rilancio.
All’articolo 239 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con legge 17 luglio 2020, n. 77 (Decreto Rilancio), apporta le seguenti modificazioni:
a) al primo comma, (destinato alla copertura delle spese per interventi, acquisti e misure di sostegno a favore di una strategia di condivisione e utilizzo del patrimonio informativo pubblico a fini istituzionali, della diffusione dell’identità digitale, del domicilio digitale e delle firme elettroniche, della realizzazione e dell’erogazione di servizi in rete, dell’accesso ai servizi in rete tramite le piattaforme, nonché per i servizi e le attività di assistenza tecnico-amministrativa necessarie) dopo le parole “di 50 milioni di euro per l’anno 2020”, sono aggiunte le seguenti: “e di 100 milioni di euro a decorrere dall’anno 2022”;
b) al terzo comma (Oneri derivanti dal precedente articolo) dopo le parole “per l’anno 2020” sono aggiunte le seguenti: “e ad euro 100 milioni a decorrere dal 2022” e dopo le parole “ai sensi dell’articolo 265” sono aggiunte le seguenti: “per il 2020 e, a decorrere dal 2022, a valere su XXXXXX (da stabilire – ndr) ”.
Da segnalare anche la conferma della 18App, il bonus per i diciottenni che comprende la possibilità di acquisto di abbonamenti a quotidiani e periodici anche in forma digitale.
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