Editoria

Le Edizioni Dehoniane di Bologna chiudono dopo 60 anni

Brutto colpo per l’editoria cattolica: l’8 ottobre scorso depositata al Tribunale l’istanza di fallimento per Le Edizioni Dehoniane.

60 anni al servizio della Chiesa italiana

Dopo 60 anni di servizio culturale nella Chiesa italiana, il Centro editoriale dehoniano di Bologna – proprietario degli storici marchi delle Edizioni dehoniane Bologna (Edb) e Marietti 1820 – interrompe la sua attività editoriale (volumi e periodici) a seguito della crisi che ha duramente colpito l’editoria cattolica. 

Richiesta di fallimento

Le Edizioni dehoniane hanno chiesto il fallimento. L’atto formale di portare i registri contabili in tribunale è stato compiuto venerdì 8 ottobre.

La notizia è stata annunciata, a cura di Lorenzo Prezzi, sul sito www.settimananews.it, di proprietà della stessa casa editrice. 

Nella nota si legge: “La proprietà, la Provincia italiana settentrionale dei Sacerdoti del Sacro Cuore (dehoniani), lo ha fatto con dispiacere, ma con la consapevolezza di non essere più in grado di sostenere finanziariamente l’impresa.

“Nell’immediato – continua il comunicato –  la decisione colpisce i nostri 25 dipendenti e le loro famiglie a cui non abbiamo potuto venire incontro come speravamo, anche per alcune rigidità riscontrate. Interessa alcune migliaia di autori, di cui non riusciremo più a pubblicare il frutto della loro fatica e del loro ingegno. Ferisce i numerosi abbonati alle nostre riviste, la loro fedeltà e il loro diritto di essere informati e formati”.

Una decisione dolorosa

Così la definisce la nota: “È una conclusione dolorosa per noi religiosi. Il sostegno costante e gli investimenti fatti non hanno impedito una conclusione che avremmo desiderato essere diversa. Senza cancellare gli errori compiuti, abbiamo cercato di ovviare alla crisi del 2011-2016 con alcune decisioni severe: controllo dei costi, chiusura di alcune riviste, riduzione del personale (pensionamenti, prepensionamenti, dislocazioni diverse), passando da una sessantina di dipendenti al numero attuale”.

Cercato anche un rilancio

“Abbiamo anche cercato un rilancio”, scrivono i dehoniani.

Con l’avvio di nuove collane e la ricerca di nuovi autori; il lancio nel 2016 del sito Settimananews.it e l’acquisizione nel 2017 dello storico marchio Marietti 1820; l’investimento sul mercato digitale, sulla comunicazione, sui nuovi media.

La crisi generale del mercato librario religioso

Ma negli ultimi anni il mercato librario, in particolare quello religioso, ha conosciuto perdite sempre più significative. Sono scomparse il 40% delle librerie cattoliche e la pandemia del Covid-19 con tutte le sue conseguenze ha fatto il resto.

“La forte crisi dell’editoria cattolica,  –  constata la notaha determinato, da gennaio ad oggi, l’esito negativo di due importanti trattative finalizzate alla cessione dell’azienda. Avendo inoltre dovuto prendere atto delle dichiarazioni sindacali di indisponibilità ad accettare qualsiasi scelta aziendale che contemplasse la riduzione anche parziale del perimetro occupazionale e l’eventuale continuità in una sede diversa, i soci si sono risolti loro malgrado per la presentazione al Tribunale di Bologna dell’istanza di fallimento ‘in proprio’, depositata in data 8 ottobre 2021”.

Un vulnus nella cultura del nostro Paese

Per tutti questi motivi, è così maturata la decisione di chiudere.

“Sappiamo che essa intacca l’immagine e il servizio della nostra provincia religiosa, – conclude tristemente  l’annuncio della chiusura delle attività editoriali – rappresenta una perdita nella teologia e nella pastorale della nostra Chiesa italiana e costituisce un ‘vulnus’ nella cultura del nostro Paese”.

“Continueremo a servire l’opinione pubblica ecclesiale con Settimananews – si confida infine –  e iniziative similari, eventualmente collocando elementi del nostro patrimonio, là dove possa rifiorire”.

Il patrimonio che lascia: 8mila titoli

L’editrice ha pubblicato i primi volumi nel 1962. Nell’arco di questi sessant’anni ha messo a disposizione dei lettori 8.400 titoli, con alcuni milioni di libri venduti, coltivando i settori della Bibbia, teologia, catechesi, pastorale, spiritualità, scolastico e una ventina di riviste e 55 collane.

(Foto in alto: Pubblicazioni dehoniane, tratta da www.settimananews.it)

uspi

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