Grazie a un bando del Comune alcuni chioschi di giornali sono stati decorati dai writer. “Così diamo un volto nuovo alla città”, ha dichiarato il sindaco di Firenze, Nardella.
Come abbellire le edicole di Firenze? Trasformando le serrande in una sorta di tela a disposizione dei writer. Il progetto, che si sta concludendo in questi giorni, era stato presentato dal sindacato giornalai di Firenze e selezionato nell’ambito dell’avviso pubblicato dall’assessorato al turismo per supportare, con un cofinanziamento di 10mila euro a progetto, gli interventi.
Sette le edicole che hanno aderito: quelle di via Pellicceria, piazza Duomo, piazza Sant’Ambrogio, piazza Alberti, viale Righi, piazza Piero della Francesca e via Torcicoda.
Gli interventi artistici, incentrati sulle lettere dell’alfabeto, sulla parola in quanto segno imprescindibile di riviste e giornali e mezzo di comunicazione, sono stati realizzati con una scelta cromatica ispirata ai colori della città, dai writers Corn79, Reser LL, Luca Font, Duke1, Sera KNM, Bue2530 e Droste.
Con il bando per il turismo “abbiamo chiesto di indagare nuovi itinerari per raccontare volti più sconosciuti della nostra Firenze. Un filone da indagare è senz’altro quello della street art, che negli ultimi anni grazie al sindaco Nardella e all’assessorato alle Politiche giovanili guidato da Cosimo Guccione ha trovato spazio in città, ha sottolineato l’assessore al Turismo Cecilia Del Re.
“Questo risultato – ha dichiarato invece l’assessore alle Politiche giovanili Cosimo Guccione – è stato raggiunto grazie a una collaborazione virtuosa tra il sindacato giornalai e varie direzioni dell’amministrazione comunale. Uno degli obiettivi era quello di promuovere il “graffiti writing” quale fenomeno culturale della pittura murale caro ai giovani”.
Infine l’assessore al Commercio Federico Gianassi: “Le edicole rappresentano un presidio sociale e culturale per la città e per questo le abbiamo sostenute negli anni con riduzioni dei tributi e con misure per arricchire la loro offerta, come per la vendita di biglietti o con la possibilità di essere un punto anagrafico decentrato. Questo ulteriore progetto, che mette insieme street art e cultura, aiuta a rilanciarle e a sostenerle”.