I due colossi del web, accusati di aver violato la privacy degli utenti, dovranno pagare due pesanti multe, più un incremento se non si adegueranno in tempo.
La vicenda
La Commission Nationale de l’Informatique et des Libertés (CNIL), l’autorità amministrativa indipendente francese incaricata di assicurare l’attuazione delle norme volte alla tutela dei dati personali, ha multato Alphabet-Google e Meta-Facebook per aver reso, in maniera del tutto intenzionale, troppo difficile il rifiuto dei cookie, i tracciatori che servono a profilare gli utenti.
Le sanzioni sono state rispettivamente di 150 e 60 milioni di euro.
Secondo il CNIL le due società “non permettono di rifiutare i cookies altrettanto semplicemente come quando l’utente sceglie di accettarli”.
I precedenti
Non è la prima volta che la Francia sanziona le Big Tech statunitensi per violazione della policy relativa all’uso dei cookie.
L’anno scorso il CNIL ha punito Google e Amazon con multe da 100 e 35 milioni di euro per aver inserito cookie pubblicitari sui computer degli utenti “senza il consenso preventivo e senza fornire informazioni adeguate”.
Nel 2016 anche Facebook ha ricevuto una diffida per aver violato la legge nazionale sulla protezione dei dati personali.
Il commento di Google
“Le persone si fidano del fatto che rispettiamo il loro diritto alla privacy e ci impegniamo a tenerle al sicuro – ha detto all’Ansa un portavoce di Google – Siamo consapevoli della nostra responsabilità nel proteggere questa fiducia e ci stiamo impegnando in ulteriori cambiamenti e nel lavoro attivo con la CNIL alla luce di questa decisione secondo la direttiva ePrivacy”.
Ora, Alphabet e Meta hanno tre mesi per cambiare le loro procedure, altrimenti dovranno pagare una penale di 100 mila euro per ogni giorno di ritardo.