La giornalista è anchorwoman del programma Newswatch. A lei, 495 sterline a puntata; al collega uomo, Jeremy Vine, 3mila.
La sentenza: la professionalità è la stessa, meritano lo stesso stipendio.
Samira Ahmed, giornalista della BBC, società concessionaria in esclusiva del servizio pubblico radiotelevisivo nel Regno Unito, ha vinto la causa contro l’emittente britannica, già al centro di polemiche proprio sulla disparità di genere per la remunerazione fra giornalisti maschili e femminili, e costretta ad avviare riforme interne negli ultimi anni.
Ahmeed, ha riportato il quotidiano inglese “The Guardian” si è chiesta perché è stata pagata 495 sterline per episodio di “Newswatch” mentre la sua controparte maschile ha guadagnato 3.000 sterline (sei volte di più) per ogni puntata dell’analogo programma “Point of view”.
Davanti ai giudici, la BBC ha sostenuto che lo show di Vine era “estremamente noto” rispetto al programma “relativamente di nicchia” di Ahmed e che, quindi, il divario salariale fosse giustificato da ragioni professionali e non di genere.
Il tribunale londinese non ha ritenuta valida la giustificazione della emittente britannica, ritenendo che i due programmi avessero durata uguale e formato simile, ed ha di conseguenza condannato la BBC a parificare i due salari reputando che la società «non avesse dimostrato che la differenza di retribuzione fosse dovuta a un fattore materiale che non comportava il fatto di sottoporre il richiedente a discriminazioni sessuali».
Il verdetto, basato sulla legge sulla non discriminazione, l’Equality Act del 2010, rappresenta un precedente definito da più parti storico. L’emittente ne ha preso atto e si è impegnata a «collaborare con Samira per andare avanti».
Michelle Stanistreet, segretario generale della NUJ (National Union of Journalists), ha dichiarato: «È stata una decisione incredibilmente coraggiosa, da parte di Samira, portare avanti questo caso. Nessuno vuole combattere il proprio datore di lavoro in un’audizione del tribunale pubblico, ma l’incapacità della BBC di negoziare in modo significativo ha reso inevitabili i procedimenti legali».
Vedremo come finirà la vicenda tra la presentatrice e l’emittente. Certo è che la BBC – e i suoi 22 mila dipendenti totali – non se la passano bene. E’ notizia di questi giorni (vedi Italia Oggi di giovedì 30/01/2020) che l’emittente pubblica britannica taglierà 450 posti di lavoro nella sua redazione News come ultimo sforzo di un piano di contenimento costi partito quattro anni fa.
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