ROMA (ITALPRESS) – “Dalla filiera agroalimentare all’industria manifatturiera, le nostre imprese pensano in grande e per questo Coldiretti e Confapi oggi sono insieme per sostenere Intesa Sanpaolo nella Ops su Ubi Banca”. E’ quanto affermano il presidente della Coldiretti Ettore Prandini e il presidente di Confapi Maurizio Casasco. “Oggi più che mai è infatti strategico – dicono Coldiretti e Confapi – che l’Italia abbia una sua grande banca strettamente connessa con il territorio per garantire un adeguato livello di credito al cuore della nostra economia reale. Una necessità per sviluppare nuovi investimenti su volumi più grandi e su territori finora trascurati, per creare e realizzare nuove offerte di servizi e per ridurre il costo della burocrazia.
Con la conclusione positiva dell’operazione ci sarà più Italia in Europa in questa delicata fase di transizione dove – proseguono Coldiretti e Confapi – è strategico rafforzare il potere contrattuale del Paese e restituire un’immagine corrispondente alla sua forza reale #orgoglioitalia”.
“Con l’emergenza Coronavirus la filiera dell’agroalimentare italiana deve crescere non solo per generare ricchezza, ma anche per garantire nella sicurezza nazionale la nostra indipendenza alimentare”, ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “pensare di poter contare su un colosso bancario, al terzo posto nel continente, consentirebbe anche alle nostre imprese di cogliere meglio le nuove opportunità che vengono dall’Europa”.
“Momenti difficili come questo richiedono scelte coraggiose, oggi più che mai – ha affermato Maurizio Casasco – accesso al credito e servizi efficienti a costi competitivi sono fattori determinanti per il rilancio del sistema delle piccole e medie industrie private che Confapi rappresenta. La pandemia ha messo ancora più in evidenza la necessità di un’Europa autorevole e coesa, nella quale l’Italia, anche attraverso il suo sistema finanziario e industriale, deve consolidare il suo ruolo di campione e leader nella manifattura. Conseguentemente banche con una struttura patrimoniale più poderosa, in grado di competere un mondo finanziario attraversato da cambiamenti epocali, sono la migliore garanzia di sviluppo e crescita per il nostro sistema produttivo, per il nostro mercato del lavoro, per il nostro Paese. Saremo più forti in Italia e più forti in Europa”.
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