Il Consiglio dell’Unione europea ha approvato il mandato per avviare le negoziazioni con il Parlamento Ue sulla proposta di legge riguardante l’Interoperable Europe Act.
La proposta era stata annunciata il 22 novembre 2022 dalla Commissione Ue, ma fino ad oggi si è lavorato per modificare e aggiornare il testo.
Di cosa si tratta
Lo scopo di questa proposta di legge è la creazione di una rete europea di pubbliche amministrazione (PA) interconnesse per accelerare la trasformazione digitale.
La nuova legge, quindi, mira a una maggiore cooperazione nello scambio di informazioni tra PA europee e una continuità di servizi pubblici oltre il confine del proprio Paese.
Si prevede l’utilizzo di un “portale dell’Europa interoperabile”, a supporto dell’innovazione e scambio di competenze e conoscenze tra Paesi.
Il primo passo, per ora, è un aggiornamento delle precedenti policy di interoperabilità tecnica, legale e organizzativa, raccolte nell’European Interoperability Framework, adottato nel marzo 2017.
Le modifiche al testo originale
Rispetto al testo originale, sono state apportate delle modifiche per stabilire un campo di applicazione più dettagliato dell’Interoperable Europe Act.
La questione più urgente riguarda l’allineamento della proposta di legge all’Artificial Intelligence Act (AIA). In particolare, si è posta l’attenzione al tema della privacy nelle sandbox e al regolamento generale sulla protezione dei dati personali (GDPR).
L’Interoperable Europe Act sarà finanziato dal Digital Europe Program, sotto la guida e la cooperazione del comitato Interoperable Europe board.
Si stima che questa proposta di legge sull’interoperabilità tra le PA europee porterà ad una riduzione dei costi compresa tra i 5,5 e 6,3 milioni all’anno per i cittadini e tra i 5,7 e 19,2 milioni all’anno per le aziende che si occupano di PA.
Articolo di T. S.