In Italia il mercato dell’Intelligenza Artificiale (IA) ha raggiunto i 500 milioni di euro, crescendo del +32% in un anno.
La ricerca dell’Osservatorio AI
I dati riportati dalla ricerca dell’Osservatorio Artificial Intelligence mostrano come il 2022 sia stato un anno fortunato, trainato dalla comparsa sul mercato di ChatGPT. Il software, infatti, ha fatto conoscere l’IA non solo agli italiani, ma anche alle imprese, che hanno iniziato a sfruttare questo strumento.
Ad oggi, il 61% delle grandi imprese e il 15% di piccole e medie imprese conoscono e utilizzano un sistema di IA. 365 milioni di euro è il valore investito dalle imprese, costituendo il 73% del mercato IA.
L’utilizzo dell’IA nelle aziende
La pianificazione aziendale e la gestione degli investimenti sono gli ambiti in cui le imprese hanno deciso di affidarsi all’IA, ma non è l’unica fetta di mercato che cresce.
La AI Language, l’interpretazione del linguaggio scritto e parlato (un esempio ne è ChatGpt), ha avuto una crescita del +28% rispetto al 2021; cresce del +19% l’area degli algoritmi che suggeriscono agli utenti i contenuti a seconda delle singole preferenze (Recommendation System); il +10% va alle iniziative di Computer Vision, ossia il sistema che analizza immagini in contesto di pubblica sicurezza; il +9% è la fetta di mercato che si occupa della gestione automatizzata di progetti e delle sue fasi.
La tutela dei cittadini
Il direttore dell’Osservatorio, Giovanni Miragliotta, evidenzia come “il 2022 è stato l’anno in cui nuovi prodotti hanno fatto il loro ingresso nel mercato”, soprattutto “con ChatGpt che ha raggiunto un milione di utenti dopo solo due giorni”, sancendo “la definitiva affermazione dell’AI Generativa”. Ma per quanto le innovazioni possano aiutare e incentivare mercati e imprese è pur vero che bisogna “tutelare i cittadini dalle possibili implicazioni negative”.
Non a caso, in tutto il mondo si sono iniziati a stilare degli atti che possano regolare l’azione delle intelligenze artificiali: l’Unione europea ha già approvato l’AI Act, per avere una legislazione comune e unificata in tutta Europa.
È quindi vero che oramai tutti conoscono l’intelligenza artificiale (il 93% degli italiani ne ha sentito parlare), ma rimane il 19% ancora contrario al suo utilizzo e il 73% con dei forti timori, soprattutto per l’impatto che potrebbe avere nel mondo del lavoro.
Articolo di T.S.