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“In tutte le regioni italiane dove le opere non esistono o sono bloccate, a partire dalla Liguria, dobbiamo replicare il modello efficiente applicato per la costruzione del nuovo Ponte di Genova – ha proseguito Salini -, unendo tutte le parti in uno sforzo congiunto tra istituzioni, imprese, organizzazioni sindacali per progettare e realizzare infrastrutture strategiche a medio-lungo termine, per irrobustire la struttura economica e produttiva del paese e permettere alle nuove generazioni di poter finalmente intravedere un paese motore di opportunità. L’esperienza che abbiamo fatto con questo progetto e con il Commissario Bucci e il Governatore Toti ha dimostrato che le opere si possono fare, seguendo sempre la normativa, sia essa italiana o europea. Stiamo vivendo la più grande emergenza nazionale dal dopoguerra, sono a rischio 400-500 miliardi di PIL da oggi al 2021, e con il PIL sono a rischio milioni di posti di lavoro, con conseguente continuo crollo della domanda sul mercato. Per poter far ripartire il Paese in sicurezza – ha aggiunto Salini – dobbiamo puntare su un sistema infrastrutturale articolato orientato ad un futuro più sostenibile, con un piano da almeno 100-150 miliardi di euro”.
(ITALPRESS).