Il Parlamento per la cultura ucraina: audizione del ministro Franceschini

Quattro risoluzioni alla Camera per spingere il governo a intraprendere iniziative a difesa della cultura ucraina.

L’Italia vuole assumere un ruolo guida

Il patrimonio culturale ucraino è in pericolo e l’Italia vuole assumere un ruolo guida a livello internazionale. Nel percorso di salvaguardia di opere, edifici, monumenti, istituzioni culturali dell’Ucraina.

Audizione del ministro Franceschini

La Camera dei deputati ha convocato per mercoledì 6 aprile il ministro della Cultura Dario Franceschini di fronte alle commissioni riunite Cultura ed Esteri.

Tema della audizione: le quattro risoluzioni presentate dai diversi gruppi parlamentari – M5S, Pd, Lega e FdI – proprio per spingere il governo a intraprendere iniziative a difesa della cultura ucraina.

Le quattro Risoluzioni

Riportiamo in sintesi il contenuto delle quattro Risoluzioni presentate dai gruppi parlamentari:

M5S 

Il testo presentato dal Movimento5Stelle, a prima firma Margherita Del Sesto, impegna l’esecutivo Draghi “a sostenere concretamente gli appelli dell’Unesco. Diretti alla salvaguardia del patrimonio culturale dell’Ucraina.

Un Paese ferito dalla guerra che rischia di essere ferito in ciò che un popolo ha di più prezioso: la propria identità storica e culturale”.

PD

La risoluzione PD, di cui è prima firmataria Rosa Maria Di Giorgi, impegna il governo “ad attivare le iniziative necessarie in sede internazionale per la protezione e la salvaguardia del patrimonio culturale ucraino. A sostenere iniziative volte a promuovere espressioni artistiche e culturali dell’identità ucraina.

A provvedere alla realizzazione di spazi culturali che offrano riparo ad artisti, operatori culturali e attivisti della società civile ucraina. Ad attivare un programma straordinario di trasferimento delle collezioni e opere simbolo dell’identità del paese ucraino”.

Ucraini a Leopoli – da www.wikipedia.org – di Silar – Opera propria – licenza CC BY-SA 3.0

LEGA  

Ad attivare i massimi controlli, anche d’intesa con gli altri Paesi europei, al fine di prevenire e reprimere un eventuale mercato nero internazionale di opere trafugate dai musei ucraini.

A promuovere un coordinamento tra i Ministri della cultura dei vari Paesi. Affinché chiedano al Governo russo il rispetto della Convenzione dell’Aja del 1954 sulla proiezione dei beni culturali in caso di conflitto armato e dei suoi due protocolli addizionali del 1954 e del 1999”.

FDI  

I primi a depositare una risoluzione sono stati i deputati di FdI. Il documento, a prima firma Federico Mollicone, responsabile Cultura del partito, impegna il governo “ad attivarsi in sede internazionale – per garantire la tutela del patrimonio culturale ed artistico dell’Ucraina”. E “ad adottare iniziative di competenza per la promozione della cultura ucraina e per l’ospitalità degli artisti ucraini.

Mercoledì, dalle parole del ministro Franceschini, sapremo le intenzioni del governo.

(Foto in alto: Palazzo Montecitorio – tratta da www.camera.it)