New York Times: in tre mesi 387mila nuovi abbonati, per un totale di 10.4 milioni di abbonamenti fra carta e vari pacchetti digitali.
I ricavi del quotidiano newyorchese sono aumentati del 13.6% a 537.4 milioni di dollari (nello stesso periodo dello scorso anno erano stati 473). Quelli derivanti dalla sola pubblicità del 20% e con la pubblicità online a +12.6%. Ma anche una ottima performance di quella su carta: +30.9%.
A scendere sono stati il fatturato per gli abbonamenti all’edizione cartacea (-2.9%) e alla vendita delle singole copie.
I costi operativi sono invece saliti di quasi il 18% a 496.4 milioni.
Nel complesso, il trimestre per il gruppo editoriale è stato di successo: si sono aggiunti 387mila nuovi abbonati digitali, inclusi quelli dall’Athletic -acquistato a gennaio 2022 -, una società di media sportivi basata su abbonamento digitale.
Il NYT ha pagato, entro il primo trimestre del 2022, 550 milioni di dollari (486 milioni di euro) in contanti, a detta della società.
Tale acquisizione ha ovviamente contribuito a ridurre l’utile netto dell’azienda a 4.7 milioni di dollari. Contro i 41.1 milioni di dollari dell’anno precedente.
Ma la nuova testata sportiva ha portato in dote 1.2 milioni di nuovi abbonamenti.
A febbraio scorso, inoltre, il New York Times ha comprato Wordle: il gioco di parole inventato dal quasi omonimo Josh Wardle. E diventato nel giro dell’autunno 2021 e dell’inverno seguente un fenomeno globale, dando origine a decine di cloni e applicazioni più o meno truffaldine.
Il puzzle game ha fatto volare gli accessi al sito del quotidiano e ha portato in dote “decine di milioni” di nuovi utenti nel primo trimestre dell’anno. Utenti, questo l’aspetto importante, che sono stati in qualche modo condotti all’interno dell’ecosistema del NYT.Wordle è infatti ancora sostanzialmente uguale a sé stesso: è stato semplicemente “trapiantato” in una sezione dei giochi sul dominio principale della testata, contribuendo dunque ad alimentarne il traffico online.
Nonostante Wordle sia gratuito avrebbe a quanto pare convinto molte persone a sottoscrivere lo speciale abbonamento che il gruppo riserva ai soli giochi fra cui “Spelling Bee” (una sfida a comporre più parole possibili con sole 7 lettere a disposizione), che costa 25 dollari l’anno o 75 centesimi a settimana.
A quanto pare l’operazione ha pagato, almeno nel breve termine.
Infatti, se anche Wordle dovesse fisiologicamente perdere attrattiva e utenti nel corso del tempo, l’affare – stimato intorno al milione di dollari – sembrerebbe aver già dato frutti importanti.
(Foto in alto: The New York Times Building – tratta da www.wikipedia.com – By Haxorjoe – Own work, licenza CC BY-SA 3.0)
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