Il disegno di legge sulla promozione alla lettura ancora fermo in Senato

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze non dà ancora il via libera alla Commissione Bilancio del Senato che, a sua volta, non può fornire il proprio parere alla VII commissione che esamina il provvedimento, in seconda lettura, in sede referente.

Nessun passo avanti al Senato per il DdL “Disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura” (Atto Senato n. 1421) all’esame della 7ª Commissione permanente – Istruzione pubblica, beni culturali, ricerca scientifica, spettacolo e sport, dopo l’approvazione alla Camera dei deputati del 16 luglio scorso.

Per consentire alle commissioni di procedere nell’esame del provvedimento (arrivato in Commissione il 5 novembre 2019), all’appello manca ancora la relazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Quattro sono i punti della legge che il MEF vuole approfondire.

Per quanto riguarda la misura della carta della cultura (carta elettronica di importo nominale pari a euro 100), andrebbe chiarita la portata finanziaria del comma 3 dell’articolo 6, laddove dispone che: “Sono conferiti al Fondo i proventi derivanti da donazioni, lasciti o disposizioni testamentarie di sog­getti privati, comunque destinati allo Stato per il conseguimento delle finalità del Fondo”. e del successivo comma 4 che stabilisce che “le imprese possono destinare alle finalità Fondo parte del proprio volume di affari, senza effetti ai fini delle imposte sui redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive”.

Il Ministero dovrà poi esprimersi sugli effetti dell’articolo 7 che esclude alcune tipologie di donazioni librarie dalla presunzione della cessione ai fini dell’applicazione dell’IVA.

Inoltre, si dovrà valutare anche la portata finanziaria dell’articolo 8 che interviene sulla disciplina sul prezzo di vendita dei libri e sui tetti massimi di sconto (fino al 5 per cento del prezzo apposto). Infine, il MEF dovrà esprimersi anche sull’articolo 9, che “al fine di promuovere un ampio pluralismo culturale ed economico nonché di accrescere la qualità della lettura”, istituisce “l’Albo delle librerie di qualità”.