ROMA (ITALPRESS) – L’emergenza coronavirus produce gia’ effetti pesanti sull’economia. A stimarne l’ordine di grandezza e’ il rapporto Congiuntura di Confcommercio. Considerando il deciso peggioramento registrato a marzo il report stima per marzo una flessione su base mensile del Pil, al netto dei fattori stagionali, dell’1,9%. Il calo su base annua sarebbe del 2,4% rispetto allo stesso mese del 2019. Nel complesso del primo trimestre il Pil e’ stimato ridursi dello 0,8% rispetto all’ultimo quarto e dell’1% nel confronto annuo.
A febbraio riduzione complessiva dell’Indicatore dei Consumi Confcommercio dell’1,1% su base mensile, pari a una riduzione dell’1,7% rispetto allo stesso mese del 2019, e calo del PIL mensile di mezzo punto percentuale in termini tendenziali.
“Considerando la previsione per il mese di marzo che indica una riduzione tendenziale pari a 2,4 punti percentuali, il primo trimestre subirebbe una riduzione di PIL rispetto allo stesso periodo del 2019 pari a un punto percentuale”, sottolinea Confcommercio.
“Immaginando un approfondimento della crisi nei mesi di marzo e aprile, un alleggerimento delle condizioni restrittive sulla produzione e sulle attivita’ commerciali nonche’ sulla mobilita’ di merci e persone gia’ nel mese di maggio e una normalizzazione all’inizio di giugno, nell’anno 2020 si rischia una perdita dei consumi complessivi delle famiglie pari a oltre 18 miliardi di euro (quasi il -2,6%), con un PIL a -1% rispetto al 2019 – prosegue l’associazione di categoria -. Queste valutazioni considerano solo in parte gli effetti favorevoli dei provvedimenti in discussione in queste ore”.
(ITALPRESS).