Nel Convegno “Il contratto di lavoro giornalistico USPI-FNSI, una vera opportunità di crescita per editori e giornalisti”, organizzato dall’Associazione Stampa Subalpina, il 18 settembre scorso.
All’incontro sono intervenuti, oltre ai rappresentanti delle categorie del settore, i firmatari del CCNL: Francesco Saverio Vetere (USPI) e Raffaele Lorusso (FNSI).
Martedì 18 settembre, presso il Circolo della stampa di Torino, è stato presentato il nuovo Contratto di lavoro giornalistico USPI-FNSI per le piccole e medie aziende editrici di periodici locali, no profit e web.
Una nutrita folla di giornalisti e editori ha seguito con interesse le tematiche illustrate.
L’introduzione di Stefano Tallia
A fare gli onori di casa è stato Stefano Tallia, Segretario dell’ Associazione Stampa Subalpina:
“La firma di questo Contratto – ha ricordato – è il coronamento di un percorso importante fatto in Piemonte. Nel 1994 abbiamo sottoscritto il primo Contratto per i periodici locali con la consapevolezza che i piccoli editori non potevano sostenere i costi del Contratto Fieg. Molti giornalisti erano inquadrati con contratto dei grafici, che non dava tutele giornalistiche. Il Contratto è stato. Poi, rinnovato nel 1999 e nel 2011. Nel frattempo ha fatto irruzione il web e la crisi della stampa tradizionale”.
“Dall’USPI e dalla Federazione della stampa, – ha ribadito Tallia – con la stipula del nuovo CCNL, è arrivata una risposta forte e la possibilità di inquadramento per tutti i giornalisti della stampa locale, cartacea e online. E’ una grande opportunità, in un momento di crisi. Dal web può nascere nuova occupazione che abbia regole precise. Perché senza regole non si cresce neppure a livello economico”.
“Questo Contratto – ha concluso il Segretario dell’ Associazione Stampa Subalpina – toglie ogni tipo di alibi: nei suoi minimi di stipendio è sostenibile e speriamo in una sua veloce applicazione”.
Il saluto di Ezio Ercole
Ezio Ercole, Vice Presidente dell’ Ordine dei giornalisti del Piemonte, ha plaudito alla firma del CCNL USPI-FNSI. “L’Ordine – ha sottolineato – è sempre stato aperto alle nuove realtà editoriali. La stampa online è importante, non solo contrattualmente, ma anche sul piano deontologico. Ormai non c’è più un giornalismo, ma i giornalismi. Bisogna mantenere sempre la credibilità verso i lettori, con la trasparenza e la professionalità degli operatori del settore.
L’intervento di Daniele Cerrato
La parola è quindi passata a Daniele Cerrato, Presidente della CASAGIT. “Siamo arrivati a questo Contratto attraverso trattative portate avanti in collaborazione con il sindacato. – ha precisato – Il Contratto va a coprire un’area che non era coperta. Lo scopo è stato quello di dare un Contratto di lavoro ‘in scala’, ma che contenesse tutto, anche la Casagit”.
“Abbiamo varato un apposito Profilo USPI – ha ricordato il Presidente CASAGIT – dal valore di 660/670 euro annui, con ottime prestazioni che si attestano a metà tra il Profilo 2 e il Profilo 3 della Cassa”.
“L’adesione alla Casagit – ha concluso Cerrato – deve avvenire tramite gli editori. Finora abbiamo regolarizzato l’accesso di 10 editori, mentre 22/23 sono in via di adesione. Le aziende sono piccole (da 1 a 13 dipendenti). Per questo ci auguriamo un grande coinvolgimento degli editori”.
L’intervento di Guido Besana
Guido Besana, del Dipartimento sindacale della FNSI, ha ricordato le date: “1911: primo Contratto FIEG-FNSI per la grande stampa; 2000: Contratto FNSI-AER/ANTI/CORALLO per le radioTV; 2018: Contratto FNSI-USPI per la piccola editoria cartacea e online”.
Ebbene, ha sottolineato Besana: “Il Contratto di lavoro firmato con USPI contiene testi contrattuali precedenti. Frutto di un rapporto con l’USPI che dura da anni. E’ ripreso anche un Accordo sul lavoro autonomo sottoscritto nel 2010”.
“Questo risultato contrattuale raggiunto permette l’inclusione dei giornalisti nel sistema e consente agli editori e ai giornalisti di relazionarsi, riconoscendo a pieno la natura del lavoro. Il nuovo CCNL riprende anche elementi storici dei precedenti contratti, richiama la legge istitutiva dell’Ordine e i diritti e doveri del giornalista, introduce un regolamento di disciplina, la rappresentanza sindacale e disciplina il rapporto tra informazione e pubblicità”.
L’intervento di Emanuele Giachino
L’editore e Presidente dell’Associazione Editori Piemontesi, Emanuele Giachino guarda con soddisfazione la nascita del nuovo Contratto USPI-FNSI.
“Questo Contratto – ha dichiarato – permette a tutte le parti sociali di stare serene, perché introduce regole per affrontare una crisi economica difficile. Anche i lavoratori comprendono le difficoltà di stare sul mercato”.
“Forse ci sarebbe stato bisogno di un po’ più di coraggio, – ha terminato Giachino – ma da questo Contratto deve scaturire la collaborazione tra tutte le parti sociali”.
L’intervento di Enrico Anghilante
Anghilante, editore e rappresentante di USPI Piemonte, ha esordito mettendo un punto fermo: “Prima vittoria: il Contratto c’è e non si può più ignorare questo fatto”.
Ha, poi, dato dei dati sugli investimenti per comprendere cosa sia la stampa online: ”Un giornale online, per essere preso in considerazione, deve avere una media ponderata al giorno del 5% dei residenti. Con il 20% fa la differenza. Per arrivare al 5 o 10 per cento, l’editore deve investire 1 euro per ogni residente in un anno, per 3 anni, al fine di rendere produttivo l’investimento ed avere ricavi. I personale giornalistico incide per il 40% dei costi”.
“La figura del giornalista web – ha sottolineato Anghilante – ha necessità e capacita diverse: scattare foto, girare video, andare sui social… Dovremo considerare anche queste altre funzioni che sono ordinarie per un giornale online. La formazione del giornalista è fondamentale”.
L’intervento di Francesco Saverio Vetere
Per il Segretario Generale dell’USPI, Vetere: “Si sta sviluppando la nostra intenzione, sviluppata insieme a Raffaele Lorusso, che era quella di andare in giro per l’Italia per far conoscere e sviluppare il Contratto USPI – FNSI.
“Quando si parla di diritti – ha affermato Vetere – l’USPI non ha mai messo in discussione quelli che i giornalisti hanno conquistato nell’ultimo secolo. La professione giornalistica deve essere rispettata, il giornalismo deve essere rispettato.
“La nostra generazione ha vissuto questo: – ha ricordato il Segretario Generale – la rottura del patto tra i grandi editori e i giornalisti, e la nascita e lo sviluppo dei giornali online”.
“Questo Contratto è un punto di arrivo epocale – ha spiegato Vetere – perché vuol dire che il settore editoriale trova i suoi punti di riferimento anche per quanto riguarda l’editoria online. E applicare il Contratto agli giornali online significa rendere legittima la sua applicazione, a prescindere dal concetto di periodicità”.
“Un contratto per i giornalisti come lo abbiamo fatto noi, – ha continuato Vetere – rispettoso dei giornalisti, restituisce la dimensione di editoria ‘vera’ anche agli online, non solo ai cartacei”.
“Se noi vogliamo crescere, questa è la strada. – ha concluso – Forse dovremmo avere un po’ di pazienza, perché queste svolte epocali determinano dei cambiamenti che possono essere leggermente più lenti di quello che ci si aspetta. Ma è una strada senza ritorno. È finito il contratto unico, è finita l’idea vaga della libertà di internet senza regole. Ricomincia, secondo noi, l’editoria vera, l’editoria con la dignità della libera informazione”.
L’intervento di Raffaele Lorusso
Il Segretario Generale della FNSI ha così esordito: “Questo contratto è un atto dovuto, oltre che un punto di partenza, perché era necessario ed è necessario guardare al mondo, non solo della piccola editoria cartacea, ma anche del web, che altrimenti rimarrebbe senza alcuna regola”.
“Al centro di questo Contratto – ha sottolineato Lorusso – c’è il riconoscimento del lavoro e dei diritti dei giornalisti. Il nuovo CCNL parte innanzitutto da quella che è la realtà del mercato e tiene conto della dimensione delle imprese. La stragrande maggioranza di queste imprese, non raggiunge i 100.000 euro di fatturato.
Parlare anche a questo mondo di tutele, di diritti e garanzie, di previdenza, di assistenza sanitaria… non è stato un lavoro scontato, non era banale che si arrivasse a questo risultato”.
“Noi dobbiamo dare regole al giornalismo, – ha detto il Segretario FNSI – indipendentemente dalla piattaforma sulla quale viene prodotto. Attraverso questo Contratto vogliamo sviluppare gli anticorpi nella lotta delle cosiddette fake news. L’informazione di qualità richiede innanzitutto responsabilità e rispetto delle regole. Senza un’informazione di qualità si spegne nettamente la luce della democrazia. Spetta a noi rimette al centro il tema della buona informazione, e ciò si fa anche e soprattutto con le regole”.
“Io credo – ha concluso Lorusso – che Il tempo in cui si poteva parlare dell’intera professione attraverso un solo contratto, sia finito”.
(Ha collaborato Irene Vitale)
Foto in alto: Il Tavolo di presidenza (da sin. Raffaele Lorusso, Stefano Tallia e Francesco Saverio Vetere)