SANREMO (ITALPRESS) – Jasper Stuyven ha vinto la 112a edizione
della Milano-Sanremo. Il corridore della Trek Segafredo ha anticipato sul traguardo di via Roma Caleb Ewan, Wout Van Aert, Peter Sagan, Mathieu Van Dee Poel. Il belga, che compirà 29 anni il prossimo 17 aprile, è professionista dal 2014 e specialista delle classiche. Tra le sue vittorie più importanti una tappa alla Vuelta 2015, la Kuurne-Bruxelles-Kuurne del 2016, una tappa al Tour 2017. Un quarto posto alla Parigi-Roubaix nel 2017 e settimo al Giro delle Fiandre 2018. “Non ho ancora realizzato di aver vinto, negli ultimi metri ho avuto la possibilità di riposare e nello sprint ho dato tutto. Avevo pochissimo nelle gambe ma per fortuna è bastato”, le sue prime parole dopo l’arrivo a braccia alzate alla Classicissima di primavera. “Probabilmente me ne renderò conto domani o la prossima settimana – spiega il corridore -. Dopo la discesa del Poggio ho visto che c’erano tanti velocisti e ho provato l’all-in. Non era un’azione programmata, non potevo pensare di giocarmela sullo sprint”. La gara è stata caratterizzata da una fuga di 8 corridori (Peron, Viel, Conci, Van der Hoorn, Tonelli, Jorgensen, Planet, Tagliani) partita dopo appena 7 km di gara e durata per circa 250 km.
(ITALPRESS).
della Milano-Sanremo. Il corridore della Trek Segafredo ha anticipato sul traguardo di via Roma Caleb Ewan, Wout Van Aert, Peter Sagan, Mathieu Van Dee Poel. Il belga, che compirà 29 anni il prossimo 17 aprile, è professionista dal 2014 e specialista delle classiche. Tra le sue vittorie più importanti una tappa alla Vuelta 2015, la Kuurne-Bruxelles-Kuurne del 2016, una tappa al Tour 2017. Un quarto posto alla Parigi-Roubaix nel 2017 e settimo al Giro delle Fiandre 2018. “Non ho ancora realizzato di aver vinto, negli ultimi metri ho avuto la possibilità di riposare e nello sprint ho dato tutto. Avevo pochissimo nelle gambe ma per fortuna è bastato”, le sue prime parole dopo l’arrivo a braccia alzate alla Classicissima di primavera. “Probabilmente me ne renderò conto domani o la prossima settimana – spiega il corridore -. Dopo la discesa del Poggio ho visto che c’erano tanti velocisti e ho provato l’all-in. Non era un’azione programmata, non potevo pensare di giocarmela sullo sprint”. La gara è stata caratterizzata da una fuga di 8 corridori (Peron, Viel, Conci, Van der Hoorn, Tonelli, Jorgensen, Planet, Tagliani) partita dopo appena 7 km di gara e durata per circa 250 km.
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