Il Parlamento ha avviato un’indagine conoscitiva sull’impatto della digitalizzazione e dell’innovazione tecnologica sui settori culturali, che aiuterà nella decisione di una proposta di regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale.
Il presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, invita a tal proposito, a “non demonizzare” l’Intelligenza Artificiale, ma ne parla come uno strumento da regolamentare.
“Noi vogliamo dare risposte a questi temi con questa indagine conoscitiva”, ha affermato Mollicone. “Dobbiamo pretendere che le nuove tecnologie, l’intelligenza artificiale e gli algoritmi dichiarino effetti positivi e negativi”.
IA come opportunità di futuro
Attraverso questa indagine si vogliono esaminare i rischi e le potenzialità dell’IA, per sfruttarla al meglio come risorsa e valorizzarla nel mondo del lavoro.
Pur tenendo presente che “l’abuso smodato può creare disagi a molteplici categorie creative e culturali”, “l’uso di un’IA non necessariamente si traduce nella dipartita dell’arte”.
L’impegno verso la tutela del diritto alla creatività rimane quindi un caposaldo delle istituzioni, che però volgono lo sguardo al futuro.
“C’è molto da fare per aumentare la consapevolezza diffusa dell’opportunità economica dell’adozione di questa tecnologia assieme alla comprensione della sua sostenibilità, ma in settori come quello dell’audiovisivo e in molti altri, pur con una giusta regolamentazione, può essere una risorsa”, continua il presidente della Commissione Cultura.
Per questo, “dobbiamo usare un approccio multilaterale per regolamentare l’intelligenza artificiale, con regole globali” e, conclude Mollicone, “al termine dell’indagine conoscitiva il Parlamento esprimerà una propria proposta”.
Articolo di T.S.