Di fronte alla sempre più violenta e pericolosa pervasività dell’odio in rete e agli effetti ad esso collegati, alcune organizzazioni non governative, associazioni, movimenti, università, centri di ricerca, osservatori si sono uniti per dare vita alla prima “Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio”.
Tre Ong che operano a livello internazionale (Action Aid Italia Onlus, Amnesty International Italia, COSPE Onlus); otto associazioni (ASGI- Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione, ARCI, Associazione “Carta di Roma”, Giulia- Giornaliste Unite Libere Autonome, Lunaria, Pangea Onlus, Vox Diritti, Rete Lenford – Avvocatura per i diritti LGBTI); un movimento transnazionale (No Hate Speech Movement Italia); otto università (Bicocca, Bologna, Firenze, Padova, Reading (UK), Statale Milano, Trento, Verona); due centri di ricerca (CNR Palermo, Fondazione Bruno Kessler); due osservatori (OSCAD – Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori, Osservatorio di Pavia) e il Consiglio Nazionale Forense.
Sono i numeri che raccontano l’ampiezza della compagine che ha dato vita alla prima Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio, presentata il 14 luglio, nel corso di una conferenza stampa online.
Il progetto, unico nel suo genere, riunisce le più importanti realtà che da diverso tempo si occupano di mappare e combattere i discorsi e i fenomeni di odio per coordinare le diverse iniziative capaci di dare una risposta davvero incisiva.
Di particolare rilievo è l’approccio multidisciplinare che consente di coprire tutti i territori che è necessario presidiare per un’efficace azione, dalla ricerca alla proposta normativa, fino agli interventi nelle scuole per combattere bullismo, discriminazioni e intolleranze e per favorire la cultura dell’inclusione.
Di particolare importanza, il “capitolo” ricerca. Ad oggi sono una trentina i progetti in essere che fanno capo alle diverse realtà che hanno dato vita alla Rete e sei sono i report periodici che vengono prodotti dalle diverse organizzazioni: il Barometro dell’Odio di Amnesty International, la Mappa dell’Intolleranza di VoxDiritti, il Libro bianco sul razzismo di Lunaria, i rapporti di Carta di Roma, di Oscad e dell’Osservatorio di Pavia.
La creazione di un data base condiviso consentirà, non solo agli attori della Rete ma anche alle istituzioni e a tutti coloro che ne vorranno fare uso, confronti e aggiornamenti costanti per la produzione di output originali: un patrimonio prezioso di conoscenza. Così come assume rilevanza, il lancio e il coordinamento di campagne di sensibilizzazione per combattere discorsi e fenomeni di odio a livello nazionale ed europeo.
Riassumendo, in sintesi le finalità della neonata Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio:
– La promozione e il sostegno di azioni di advocacy e lobby, da ritenersi complementari e/o aggiuntive a quelle svolte da ciascun componente.
– La promozione e il sostegno della ricerca.
– La condivisione di buone pratiche di contro- narrazione e narrazione alternativa, con la creazione di progetti ad hoc.
– La promozione e la condivisione di percorsi educativi e formativi e lo scambio di buone pratiche e materiali educativi.
– La sensibilizzazione e la mobilitazione della società civile.