ROMA (ITALPRESS) – “Non è stata una mediazione, è stata la conferma di un obiettivo già stabilito: la crescita graduale delle spese militari che facesse dell’Italia un attore credibile nello scenario internazionale”. Lo ha detto il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, ai microfoni del Tg1, in merito all’accordo nella maggioranza sulle spese militari.
Sulla soglia di spesa del 2% del Pil “nel 2014 si era definito l’orizzonte temporale del 2024, ma quando mi sono insediato avevo detto che sarebbe stato un percorso compatibile con le disponibilità finanziarie e che si sarebbe andati oltre il 2028”, ha aggiunto Guerini, per il quale “investire nella difesa significa investire nella sicurezza della nostra comunità e dei nostri cittadini, significa investire in tecnologia e sovranità, non vedo dicotomia con altre spese. Il Governo sta facendo tante cose a sostegno delle famiglie e delle imprese”.
(ITALPRESS).
Sulla soglia di spesa del 2% del Pil “nel 2014 si era definito l’orizzonte temporale del 2024, ma quando mi sono insediato avevo detto che sarebbe stato un percorso compatibile con le disponibilità finanziarie e che si sarebbe andati oltre il 2028”, ha aggiunto Guerini, per il quale “investire nella difesa significa investire nella sicurezza della nostra comunità e dei nostri cittadini, significa investire in tecnologia e sovranità, non vedo dicotomia con altre spese. Il Governo sta facendo tante cose a sostegno delle famiglie e delle imprese”.
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