ROMA (ITALPRESS) – “Candidarmi a sindaco di Roma è stata una decisione impegnativa ma so che Roma può essere governata bene, ha risorse straordinarie per ripartire. Legate al patrimonio storico e provenienti da una società civile di forte spessore etico. Un’intelligenza diffusa che abbiamo voluto coinvolgere nella sfida di cambiamento”. Così Roberto Gualtieri, candidato sindaco di Roma per il centrosinistra, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress.
“Ho scelto di incontrare i romani nei luoghi più difficili. I cittadini vogliono più politica sul territorio ma anche una città più coesa. Abbiamo un programma ampio e articolato che unisce concretezza delle proposte e visione ambiziosa, all’altezza di una grande capitale – ha affermato -. Quello dei rifiuti è in cima alla lista dei problemi di Roma, un danno di salute e immagine. Abbiamo un piano che va dalla pulizia straordinaria della città a un nuovo meccanismo di raccolta che privilegi la differenziata porta a porta e un trattamento che trasformi i rifiuti da costo in risorsa. Poi vogliamo rendere Roma la città dei 15 minuti con servizi di prossimità per rendere più vivibili e partecipati i singoli quartieri, anche da un punto di vista umano. Roma poi – ha continuato il candidato sindaco – deve tornare al tavolo delle grandi città, esercitare un ruolo internazionale e prendere le migliori pratiche. Con la pandemia abbiamo capito che serve solidarietà, l’importanza della scienza e di politiche economiche diverse da quelle dell’austerity. Le risposte al cambiamento climatico, all’invecchiamento della popolazione sono quelle dello sviluppo sostenibile, della transizione energetica, conciliare innovazione tecnologica e inclusione sociale, ridurre le diseguaglianze, lavoro di qualità. Temi di un moderno fronte progressista di centrosinistra riformista democratico che offre soluzioni adatte ai problemi di oggi rispetto al populismo nazionalista. A Roma vogliamo realizzare comunità energetiche – ha sottolineato Gualtieri tornando sui punti del programma – per aiutare i condomini a produrre energia per essere autosufficienti. Le città devono fare la loro parte su questo e altri temi, dalla messa a terra delle risorse del Pnrr all’impegno per far sì che questa ripresa non sia solo un rimbalzo ma crei lavoro, in particolare per giovani e donne”.
(ITALPRESS).
“Ho scelto di incontrare i romani nei luoghi più difficili. I cittadini vogliono più politica sul territorio ma anche una città più coesa. Abbiamo un programma ampio e articolato che unisce concretezza delle proposte e visione ambiziosa, all’altezza di una grande capitale – ha affermato -. Quello dei rifiuti è in cima alla lista dei problemi di Roma, un danno di salute e immagine. Abbiamo un piano che va dalla pulizia straordinaria della città a un nuovo meccanismo di raccolta che privilegi la differenziata porta a porta e un trattamento che trasformi i rifiuti da costo in risorsa. Poi vogliamo rendere Roma la città dei 15 minuti con servizi di prossimità per rendere più vivibili e partecipati i singoli quartieri, anche da un punto di vista umano. Roma poi – ha continuato il candidato sindaco – deve tornare al tavolo delle grandi città, esercitare un ruolo internazionale e prendere le migliori pratiche. Con la pandemia abbiamo capito che serve solidarietà, l’importanza della scienza e di politiche economiche diverse da quelle dell’austerity. Le risposte al cambiamento climatico, all’invecchiamento della popolazione sono quelle dello sviluppo sostenibile, della transizione energetica, conciliare innovazione tecnologica e inclusione sociale, ridurre le diseguaglianze, lavoro di qualità. Temi di un moderno fronte progressista di centrosinistra riformista democratico che offre soluzioni adatte ai problemi di oggi rispetto al populismo nazionalista. A Roma vogliamo realizzare comunità energetiche – ha sottolineato Gualtieri tornando sui punti del programma – per aiutare i condomini a produrre energia per essere autosufficienti. Le città devono fare la loro parte su questo e altri temi, dalla messa a terra delle risorse del Pnrr all’impegno per far sì che questa ripresa non sia solo un rimbalzo ma crei lavoro, in particolare per giovani e donne”.
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