ROMA (ITALPRESS) – Senza Mario Draghi a Palazzo Chigi si va alle elezioni anticipate. Ne è convinto Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia che in una intervista a “Repubblica”, stoppando le ipotesi, che circolano in questi giorni, di un governo Franco o Cartabia, come possibile conseguenza dell’ascesa dell’ex banchiere al Quirinale. “Il ragionamento è semplice: questa è una maggioranza eterogenea che si è unita con l’obiettivo principale di sconfiggere il Covid e preparare il Recovery Plan. Solo una personalità straordinaria può tenere insieme Salvini, Letta, Renzi e Bersani. E oggi è più difficile di ieri” dice Tajani che poi aggiunge: “Si avvicina la fine della legislatura e le divisioni politiche, all’interno della maggioranza, si fanno più evidenti. I partiti marcheranno sempre più la loro identità. Si è visto nel corso dell’esame, da parte del consiglio dei ministri, della mini-patrimoniale per combattere il caro bollette. Noi abbiamo espresso una posizione differente da Pd, Leu e M5S. Non era facile trovare una mediazione: Draghi l’ha fatto. Dobbiamo arrivare al 2023, perchè l’emergenza non è finita, ma non possiamo rinunciare a lui”.
“Non ne faccio certo una questione di persone. Si parla di nomi cui va il massimo rispetto che interpretano benissimo il loro ruolo di ministri. Ma un altro leader autorevole e al di sopra della parti, che possa fare il capitano della Nazionale, non c’è. Draghi è Draghi”. Il coordinatore degli azzurri afferma che questa sua convinzione non nasce dall’ipotesi di Silvio Berlusconi al Colle. “Lo direi a prescindere da chi andrà al Quirinale. Poi, si sa, la mia idea è che Berlusconi, oltre a Draghi, sia l’unico che possa fare il presidente della Repubblica. Non lo dico io, lo dicono pure i sondaggi. Oggi noto rispetto attorno al presidente Berlusconi, sempre più gente lo vede come personalità legata all’interesse nazionale, non più solo come politico, imprenditore o uomo di sport. E’ già una vittoria politica che si parli di lui quale possibile Capo dello Stato”. Alla domanda se è Convinto che Salvini e Meloni siano disponibili a sostenerlo, Tajani risponde: “Mi sembra che abbiano detto in modo esplicito di essere pronti a votarlo, qualora venisse candidato. Non dimentichiamo che finora Berlusconi ha risposto solo con un sorriso ai tanti che hanno avanzato questa proposta”.
(ITALPRESS).
“Non ne faccio certo una questione di persone. Si parla di nomi cui va il massimo rispetto che interpretano benissimo il loro ruolo di ministri. Ma un altro leader autorevole e al di sopra della parti, che possa fare il capitano della Nazionale, non c’è. Draghi è Draghi”. Il coordinatore degli azzurri afferma che questa sua convinzione non nasce dall’ipotesi di Silvio Berlusconi al Colle. “Lo direi a prescindere da chi andrà al Quirinale. Poi, si sa, la mia idea è che Berlusconi, oltre a Draghi, sia l’unico che possa fare il presidente della Repubblica. Non lo dico io, lo dicono pure i sondaggi. Oggi noto rispetto attorno al presidente Berlusconi, sempre più gente lo vede come personalità legata all’interesse nazionale, non più solo come politico, imprenditore o uomo di sport. E’ già una vittoria politica che si parli di lui quale possibile Capo dello Stato”. Alla domanda se è Convinto che Salvini e Meloni siano disponibili a sostenerlo, Tajani risponde: “Mi sembra che abbiano detto in modo esplicito di essere pronti a votarlo, qualora venisse candidato. Non dimentichiamo che finora Berlusconi ha risposto solo con un sorriso ai tanti che hanno avanzato questa proposta”.
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