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Google si fa banca e nel 2020 offrirà anche conti correnti ai propri clienti

Il colosso di Mountain View starebbe lavorando al “progetto Cache” per entrare nei servizi finanziari.

Tempi duri per le banche tradizionali – ha commentato la giornalista Mariangela Tessa sul Wall Street Italia – con i giganti hi-tech che fanno ingresso in un terreno, quello dei conti correnti, fino a poco tempo fa di loro esclusiva competenza.

Google, infatti, ha annunciato il “progetto Cache”, un servizio che darà ai propri clienti la possibilità di aprire un conto corrente. Per farlo non intende ottenere la licenza bancaria (come Amazon), ma il progetto sarà portato avanti grazie alla collaborazione con la banca statunitense Citigroup.

Il Wall Street Journal ha intervistato il direttore generale e vicepresidente di Google Pay, Caesar Sengupta: «Il nostro approccio sarà di collaborare profondamente con le banche e il sistema finanziario». Quindi, diversamente dagli altri big del tech, Google vorrebbe adottare un approccio più conciliante evitando lo scontro con le banche e i fornitori di servizi finanziari tradizionali.

Il lancio è atteso per il prossimo anno. Sengupta ha dichiarato che l’iniziativa è stata progettata per «aiutare più persone a fare più cose in modo digitale online», e ha osservato che il servizio potrebbe essere utilizzato per creare dei programmi fedeltà.

D’altra parte è impossibile non pensare, come rileva proprio il Wall Street Journal, che i conti correnti contengono un’enorme quantità di dati preziosi sulla spesa dei consumatori, nonché informazioni su quanto guadagna la gente.

Google, tuttavia, voluto subito precisare che non venderà i dati finanziari del conto corrente agli inserzionisti e ha aggiunto che al momento non utilizza i dati di Google Pay per scopi pubblicitari.

Va ricordato che il citato servizio da parte del motore di ricerca è già popolare in Paesi come l’India, dove ha oltre 67 milioni di utenti mensili e viene utilizzato per pagare di tutto, dai generi alimentari alle corse su Uber.

Google, ricordiamo, sarebbe l’ultimo trai i big-tech in ordine temporale ad affacciarsi ai servizi finanziari, visto che Facebook sta lavorano alla criptovaluta Libra e ha lanciato Facebook Pay, una piattaforma per i pagamenti valida sui social gestiti dall’azienda (Instagram, Messenger, WhatsApp), Apple ha lanciato la propria carta di credito e pure Amazon ha pensato di offrire conti correnti.

uspi

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