È Bloomberg ad annunciarlo. Google Chrome, uno dei browser più famosi del mondo, potrebbe essere venduto da Google su richiesta del Dipartimento di Giustizia.
Google rischia di perdere Chrome: monopolio illegale
La causa United States vs. Google, presieduta dal giudice del Dipartimento di Giustizia, Amit Mehta, sta arrivando a una cruciale svolta per il più famoso dei motori di ricerca. La dichiarazione di Mehta, in favore del governo degli Stati Uniti e dei 17 Stati che ad agosto si sono uniti alla causa, ha affermato che quello di Google è un monopolio illegale, e intende ridurre la sua influenza.
Il mondo dei browser
Non sorprenderà che la rinuncia a Chrome possa rappresentare una grave perdita per la multinazionale Google, soprattutto per quanto riguarda le grandi moli di input e dati che questo sistema fornisce. Esso è inoltre collegato a vari altri sistemi, come il sistema mail Gmail e le cartelle di Google Drive. Secondo una statistica di StatCounter, Google Chrome accoglie due terzi delle ricerche informatiche mondiali.
Altre richieste dalla Corte di Giustizia riguardano altre tecnologie recenti: dall’Intelligenza Artificiale alle licenze dati; passando per il sistema Android, anch’esso associato a Google, ma che andrebbe da esso separato su richiesta della Corte.
La missione della Corte di ridurre i monopoli nell’ambito dei Browser si scontra con un campo molto competitivo, in cui il motore di ricerca più grande a non essere di proprietà di una grande corporation, Mozilla, non costituisce il 3% del mercato. Trae inoltre proprio da Chrome buona parte delle sue royalties.
M.F.Z.