Pertanto, nella schermata iniziale saranno offerte 5 opzioni tra i motori di ricerca più diffusi nel Paese e altri 7 saranno presentati sotto. La mossa dopo la stretta dell’Antitrust europea.
Il cambiamento da settembre 2021.
In Europa, Google non sarà più il motore di ricerca predefinito automaticamente su tutti i dispositivi Android. Lo ha comunicato la stessa Azienda di Mountain View.
Inoltre, i proprietari dei vari browser non dovranno più pagare a Google la presenza sulla schermata di ricerca iniziale, come avvenuto finora, ma saranno mostrati gratuitamente.
I cambiamenti entreranno in funzione dal prossimo settembre.
L’annuncio va messo in relazione notizia alla notizia arrivata dalla Francia. Dove al colosso web è stata imposta dalla Autorità francese per la concorrenza una maxi sanzione da 220 milioni di euro proprio per abuso di posizione dominante
“Stiamo approntando le modifiche finali al Choice screen – ha dichiarato il direttore di Google, Oliver Bethell, in un post – per rendere gratuita la partecipazione degli altri browser e aumentare il numero dei motori di ricerca presenti”.
Ricordiamo, anche, che già nel 2018 la Commissione Europea aveva già multato Google per 4,24 miliardi di euro con l’accusa di aver usato Android per consolidare il dominio del suo motore di ricerca.
A questo si riferisce Bethell: “Abbiamo rispettato una sentenza del 2018 che ci imponeva di distribuire Search separatamente da Google Play. In consultazione con la Commissione, siamo andati anche oltre introducendo un’opportunità promozionale per le app di ricerca e i browser. E, successivamente, una schermata di scelta che richiede agli utenti Android di scegliere un fornitore di ricerca predefinito”.
“In entrambi i casi, – ricorda il direttore di Google – abbiamo bilanciato l’introduzione di una scelta aggiuntiva per i produttori di dispositivi e gli utenti con le modifiche alle nostre condizioni commerciali”.
Da allora Google ha concesso di scegliere un massimo di 4 browser alternativi in fase di configurazione iniziale dei dispositivi. Ma solo a seguito di aste in cui il colosso californiano metteva in vendita questi spazi.
L’attuale cambiamento di direzione dipende probabilmente dalla stretta antitrust che le istituzioni e i vari paesi europei stanno compiendo nei confronti delle grandi compagnie del digitale.
Da settembre quindi, i 5 motori di ricerca più popolari in ogni stato membro, compreso Google, saranno visualizzati in ordine casuale nella parte superiore dello schermo, mentre fino a un massimo di altri 7 verranno mostrati nella parte inferiore.
In questo modo, secondo la Commissione europea, i diversi motori di ricerca avranno la possibilità di competere più equamente nel mercato, sulla base del prodotto da loro offerto.
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