Negli ultimi giorni vari editori italiani locali -280, per la precisione, tra cui compaiono anche associati USPI- hanno ricevuto una mail da Google che li avvisava dell’avvenuta approvazione della loro richiesta per il fondo lanciato a metà aprile, il Journalism Emergency Relief Fund (JERF) che Google News Initiative (GNI) ha varato per supportare le redazioni locali in questo periodo di emergenza sanitaria e crisi economica, che ha particolarmente colpito il giornalismo locale, “con perdite di posti di lavoro, sospensione delle attività, tagli e persino chiusure”.
A livello mondiale sono pervenute oltre “12.000 domande da 140 Paesi idonei” e, per ora, oltre 5.300 pubblicazioni locali di piccole e medie dimensioni in tutto il mondo “riceveranno finanziamenti che vanno da 5.000 a 30.000 dollari ciascuno. In attesa di un conteggio dei finanziamenti definitivi, prevediamo di spendere decine di milioni di dollari attraverso il Journalism Emergency Relief Fund”, è scritto sul sito di GNI.
L’Italia è il paese che ha inviato più richieste e al contempo quello che ha il più alto numero di beneficiari.
Ogni domanda è stata esaminata “in base a una serie di criteri: pubblicazioni che operano a livello locale, servendo una specifica comunità geografica e utilizzando il denaro per continuare a farlo”. Per riuscire nell’impresa, più di 300 ‘Googler’ “hanno unito le forze per controllare le candidature e in tutto il mondo abbiamo tenuto decine di webinar per rispondere alle domande e guidare le persone attraverso il processo”. Nonostante ciò, afferma Google, “circa il 50% delle domande non soddisfaceva i criteri stabiliti pubblicamente”.
È rimasta ancora una piccola percentuale di progetti da esaminare, le ultime risposte arriveranno nei prossimi giorni, assicura il colosso americano. “GNI continuerà a lavorare per aiutare il settore verso un futuro più sostenibile in un mondo sempre più digitale”.