“In tempi di crisi e di epidemie come quella che stiamo vivendo il giornale è uno strumento fondamentale per capire, per conoscere e approfondire e anche per riempire il nostro tempo in casa. Il giornale è uno strumento fondamentale per la vita collettiva ma soprattutto per la democrazia di un Paese”.
Così Giancarlo Tartaglia -direttore della Federazione Nazionale della Stampa Italiana e Segretario Generale della Fondazione sul Giornalismo Italiano “Paolo Murialdi”- presenta la biografia di Alberto Bergamini (1871-1962), giornalista e politico del ’900, inventore del giornalismo moderno.
Bergamini è stato il fondatore e direttore de «Il Giornale d’Italia», il quotidiano più diffuso per decenni nel centro e nel Mezzogiorno, ha inventato la terza pagina, ha introdotto l’uso delle illustrazioni e delle fotografie, ha messo al centro del giornalismo la ricerca e l’inseguimento costante delle notizie, arrivando a pubblicare sino a sette edizioni al giorno del suo giornale. Senatore del Regno, è stato, insieme ad Albertini e Frassati, l’artefice e l’interprete di una stagione irripetibile della storia politico-giornalistica del nostro Paese.