ROMA (ITALPRESS) – Una misura presa “troppo in fretta e con nessun preavviso”. Così il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, in un’intervista al Corriere della Sera parla dell’obbligo di tampone anche a chi arriva dai Paesi Ue.
Per Garavaglia “è una mazzata inaspettata, purtroppo non se ne è parlato a sufficienza e sarebbe stato meglio discuterne più approfonditamente. Intendo dire che il problema non è la misura in sè, ma l’assoluta impossibilità da parte degli operatori del settore di programmare l’attività – prosegue il ministro -. Una misura così, introdotta dall’oggi al domani, crea enormi problemi a chi doveva mettersi in viaggio. Se proprio andava fatto, poteva essere stabilito con un preavviso di una settimana. In questo momento quello che serve non è una comunicazione martellante, bensì la capacità di trasferire messaggi corretti, come, per esempio, che si può andare in montagna a sciare anche se una regione è arancione”.
Alla domanda se nellla manovra ci saranno soldi in più per gli operatori del settore, Garavaglia risponde così: “Nell’ultimo Consiglio dei ministri abbiamo concordato uno stanziamento aggiuntivo, in ragione del fatto che il fondo per il Bonus vacanza non è stato interamente utilizzato e che esisteva l’impegno a destinare l’eventuale residuo al turismo”.
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