Martedì 13 novembre scorso, presso la sede del Consiglio regionale della Toscana – Palazzo del Pegaso, si è svolto il Seminario dal titolo “Le nuove frontiere dell’informazione tra sfide e conquiste”, promosso per illustrare a editori e giornalisti il CCNL USPI-FNSI dedicato alla piccola e media editoria, alla stampa periodica locale e all’informazione on line in generale.
«Una sfida vinta. – così ha titolato il sito Giornalistitalia per presentare il seminario fiorentino – E non poteva essere altrimenti, visto che il contratto stipulato lo scorso 24 maggio da Fnsi e Uspi, rappresenta un risultato storico per la categoria». Un contratto «che riconosce, finalmente – si legge nell’articolo – i tanti colleghi che lavorano nelle testate periodiche locali e in quelle on line. Figure professionali fino ad ora considerate alla stregua di fantasmi e alle quali viene, adesso, garantito un contratto di lavoro giornalistico a cui si aggiungono, naturalmente, le doverose tutele previdenziali».
Sono intervenuti: Francesco Saverio Vetere, Segretario generale dell’Unione stampa periodica italiana, Carlo Parisi, Segretario generale aggiunto della Federazione nazionale della stampa italiana e presidente della Commissione Contributi e Vigilanza dell’Inpgi, Sandro Bennucci, presidente dell’AssoStampa Toscana (che ha fatto gli onori di casa), Augusto Moriga, dirigente del Servizio entrate contributive dell’Inpgi, e Giuseppe Gulletta, vice presidente vicario dell’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti.
L’INTRODUZIONE
Sandro Bennucci
Ha avviato i lavori Bennucci, che ha affermato di aver accolto con favore il Contratto firmato tra USPI e FNSI a maggio. E’ uno strumento che regolamenta il lavoro e offre garanzie di tutele, deontologiche, contrattuali e previdenziali, ai giornalisti assunti.
IL SALUTO
Eugenio Giani
Il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Giani, intervenuto per un saluto, ricordando che il luogo ove si svolge il seminario è la Sala del Gonfalone della Regione Toscana, si è riferito a Pegaso, il cavallo alato della mitologia greca – presente nello stemma della regione e il simbolo di libertà -, per ribadire l’importanza fondamentale di un settore come quello dell’editoria, strumento fondamentale per la democrazia di un paese.
L’INTERVENTO DELL’ USPI
Francesco Saverio Vetere
Il Segretario Generale Vetere ha ribadito l’importanza sindacale e politica del nuovo Contratto USPI-FNSI. «L’USPI si è fatta interprete del disagio del settore dei periodici locali e dell’editoria on-line, – ha sottolineato Vetere – ed ha sempre pensato che fosse necessario e indispensabile ricercare le condizioni affinché le piccole testate e i giornali digitali potessero dotarsi di personale qualificato a costi sostenibili nel rispetto della salvaguardia dei diritti dei giornalisti».
«Con questi presupposti – ha proseguito il Segretario Generale – l’USPI ha da tempo perseguito una politica di dialogo con la FNSI e, dopo un accordo preliminare, ha sottoscritto, nel maggio di quest’anno, un vero e proprio Contratto Nazionale rivolto ai propri soci della carta stampata, ma anche a tutto il mondo dell’on-line, che, tenendo conto delle dimensioni delle aziende e bilanciando costo aziendale, diritti e tutele, offrisse alle aziende uno strumento sopportabile, garantendo ai giornalisti assunti piena dignità professionale e allo stesso tempo garanzie di carattere previdenziale e di assistenza sanitaria (INPGI e CASAGIT)».
Vetere ha rimarcato, nel CCNL firmato, il ruolo fondamentale che ricopre la “Commissione paritetica USPI-FNSI”, alla quale le testate escluse dall’ambito di applicazione “diretta” (locali e online) del contratto possono rivolgersi per chiederne l’applicazione. Non è un contratto chiuso, quindi, ha concluso. E’ un Contratto che riguarda l’intero settore dell’editoria medio piccola cartacea e digitale, che non va a sostituire il Contratto Fieg, perché esclude categoricamente le testate dei grandi gruppi editoriali.
Ha poi fatto un breve excursus sulla paventata abrogazione dei contributi pubblici all’editoria. Quei contributi, ha sottolineato, che finora hanno permesso agli editori “puri” (che non hanno altri interessi economici o finanziari se non quello di vendere il proprio giornale) di resistere sul mercato. Una fine traumatica del sostegno statale all’editoria, ha concluso Vetere, darebbe un colpo mortale proprio agli editori, locali e di nicchia, che il governo ha sempre detto di voler tutelare.
L’INTERVENTO DELLA FNSI
Carlo Parisi
Riguardo alla firma del Contratto USPI-FNSI, Il Segretario Generale aggiunto della Federazione nazionale della stampa, ha affermato, risponde alla necessità di bilanciare un sistema che, negli ultimi anni, si è spostato su nuove forme di informazione che hanno pari dignità rispetto a quelle tradizionali: stampa periodica locale e web in primis. Un modo per ribadire l’impegno della Federazione per dare rappresentanza ai colleghi che lavorano in realtà nate dall’evoluzione del sistema-Informazione.
Da qui, ha riconosciuto, passa la sfida per difendere la qualità dell’informazione e la libertà dei giornalisti, in uno sforzo che vede accanto alla Federazione gli editori, seri e non pirata, che intendano condividerla.
Parisi si è soffermato, poi, sullo stato di difficoltà in cui sta versando l’INPGI, con i suoi 175 milioni di debito. La difficoltà dell’Istituto di previdenza è dovuta anche al fatto che non si applicano più contratti ai giornalisti e che il numero dei freelance è aumentato in maniera esponenziale. A fine 2018, ha preventivato Parisi, diventeranno circa 4000 i posti di lavoro persi negli ultimi anni. E questo incide notevolmente sulla salute dell’istituto.
In questo scenario, ha concluso Il Segretario Aggiunto, il contratto USPI non può che essere un punto di forza per dare nuova stabilità al settore. Un contratto che si rivolge a una potenziale platea di oltre 3000 aziende editrici.
L’INTERVENTO DELL’INPGI
Giuseppe Gulletta
Il Vice Presidente Vicario dell’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti, Gulletta, ha ricordato la soddisfazione dell’INPGI per la firma di Contratto USPI-FNSI perché è un particolare settore dell’editoria che non faceva parte della nostra organizzazione. È dunque linfa vitale per l’INPGI, che da diversi anni vive la crisi dell’editoria. Ben venga, quindi, questo contratto dove all’art. 21 prevede l’iscrizione obbligatoria all’INPGI. perché in assenza di nuovi contributi, le nostre casse si depauperano. Questo contratto, ha concluso, è una ulteriore importante risposta.
(Foto in alto: il tavolo dei relatori. Da sx a dx: Carlo Parisi, segretario generale aggiunto della Federazione nazionale della stampa italiana e presidente della Commissione Contributi e Vigilanza dell’Inpgi, Francesco Saverio Vetere, segretario generale dell’Unione stampa periodica italiana, Sandro Bennucci, presidente dell’Assostampa Toscana, Augusto Moriga, dirigente del Servizio entrate contributive dell’Inpgi – © USPI 2018)
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