BOLOGNA (ITALPRESS) – “Sappiamo quello che è successo nei cieli di Ustica la sera del 27 giugno 1980, sappiamo che è avvenuto un atto di guerra in tempo di pace e quindi diciamo ancora una volta che abbiamo bisogno di arrivare ad una completa verità giudiziaria”. Lo ha detto il sindaco di Bologna Virginio Merola presentando le iniziative, nel rispetto delle misure per il contenimento del Covid-19, per il 40° anniversario della strage di Ustica nella quale morirono le 81 persone a bordo del DC9 Itavia decollato da Bologna e diretto a Palermo. La stessa sete di verità manifestata da Daria Bonfietti, presidente dell’associazione dei parenti delle vittime: “Vorrei che ci si attivasse di più dal punto di vista politico per farsi raccontare dai francesi e dagli americani cosa facevano in cielo quella sera. Noi chiediamo un impegno delle istituzioni anche a livello internazionale per individuare materialmente i responsabili di quell’abbattimento. Il giorno dopo quella strage la verità sarebbe potuta essere consegnata ai parenti e a tutti gli italiani, ma invece è stata costruita una vergognosa menzogna”.
Sabato 27 giugno 2020, giorno del quarantennale, si rinnoverà la memoria. “La ferita- ha detto Emma Petitti, presidente dell’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna- è ancora aperta nei ricordi e nella coscienza del nostro paese. Noi vogliamo che quello che è accaduto ad Ustica in quella drammatica notte non rimanga un mistero. La sete di verità e giustizia non si deve mai esaurire”. A Bologna, per rappresentare lo Stato italiano, ci sarà anche il presidente della camera Roberto Fico che, dopo l’incontro istituzionale alle 10 a Palazzo d’Accursio, aprirà il convegno “Cosa avremmo saputo noi di Ustica senza la stampa?” al Museo per la Memoria di Ustica in via di Saliceto 3/22 a Bologna.
(ITALPRESS).