ROMA (ITALPRESS) – Quanto accadduto nella trasmissione di Rai2 Detto fatto, dove una ballerina pole dancer ha fatto vedere come fare spesa in maniera sexy, “è stato un episodio drammatico e inaccettabile: si è dato vita al top degli stereotipi contro le donne. Il peggio del peggio insomma, che non si può ritrovare sulla Rai, sulla tv del servizio pubblico, proprio nei giorni in cui dovremmo riflettere sul fatto che gli stereotipi sono un’altra delle violenze contro le donne”. Lo ha detto la senatrice Pd Valeria Fedeli, capogruppo dem in commissione Vigilanza Rai, intervistata da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’Agenzia di stampa Italpress.
“Poi c’è un tema più generale – ha spiegato ancora Fedeli – La Rai pubblica non può avere palinsesti di quella natura, secondo me c’è il problema della necessità di una profonda innovazione di contenuti, immagini e narrazione. Penso che bisogna aprire una nuova stagione di cambiamento e rinnovamento, anche della governance. Ho proposto il sistema delle fondazioni, in realtà un modello simile a come si organizzano le tv nei paesi europei. Penso che in un tempo medio, diciamo nel 2021, ci si possa arrivare”. L’incidente in Rai, peraltro nella giornata contro la violenza sulle donne è l’occasione per tornare sulla questione femminile. “Ci troviamo ancora con libri di testo, o trasmissioni o articoli che inchiodano le donne su modelli stereotipati”. Da ex ministra dell’Istruzione, Fedeli ha parlato anche della riapertura delle scuole. “La questione – ha detto – non è la data, ma che se si decide la riapertura di tutte le scuole di ogni ordine e grado, vanno messe nelle condizioni di convivere con le difficoltà che stiamo affrontando”. “Quindi – ha aggiunto Fedeli – bisogna investire sul numero dei docenti, sui turni, ossia razionalizzare entrate e uscite, magari accompagnate da uno spazio dedicato ai trasporti. Purtroppo quando si è chiuso da sera a mattina le scuole a marzo, quello che avevamo bisogno di fare, mettere intorno a un tavolo tutti i soggetti che concorrono all’apertura delle scuole, non è stato fatto. Il Paese ci è arrivato tardi, solo in estate, prima si è parlato di altri settori. Ora non si può più sbagliare”. Meglio, spiega Fedeli, il Governo ha affrontato i problemi economici legati alla pandemia. “Stiamo facendo uno sforzo enorme in una situazione inedita per tutti: si guardi ad esempio quanti ristori stiamo facendo – ha spiegato – Poi c’è un ulteriore scostamento di bilancio. Penso che stiamo facendo lo sforzo massimo”. Sui fondi in arrivo dell’Europa, l’ex ministra si è detta “molto fiduciosa, perchè il negoziato fatto è segno di un passaggio fondamentale”. “Ci giochiamo tutto: il valore dell’Europa, del negoziato, ma anche il valore della nostra vita di italiani. Perchè così noi costruiamo l’Italia e l’Europa”, ha concluso.
(ITALPRESS).
“Poi c’è un tema più generale – ha spiegato ancora Fedeli – La Rai pubblica non può avere palinsesti di quella natura, secondo me c’è il problema della necessità di una profonda innovazione di contenuti, immagini e narrazione. Penso che bisogna aprire una nuova stagione di cambiamento e rinnovamento, anche della governance. Ho proposto il sistema delle fondazioni, in realtà un modello simile a come si organizzano le tv nei paesi europei. Penso che in un tempo medio, diciamo nel 2021, ci si possa arrivare”. L’incidente in Rai, peraltro nella giornata contro la violenza sulle donne è l’occasione per tornare sulla questione femminile. “Ci troviamo ancora con libri di testo, o trasmissioni o articoli che inchiodano le donne su modelli stereotipati”. Da ex ministra dell’Istruzione, Fedeli ha parlato anche della riapertura delle scuole. “La questione – ha detto – non è la data, ma che se si decide la riapertura di tutte le scuole di ogni ordine e grado, vanno messe nelle condizioni di convivere con le difficoltà che stiamo affrontando”. “Quindi – ha aggiunto Fedeli – bisogna investire sul numero dei docenti, sui turni, ossia razionalizzare entrate e uscite, magari accompagnate da uno spazio dedicato ai trasporti. Purtroppo quando si è chiuso da sera a mattina le scuole a marzo, quello che avevamo bisogno di fare, mettere intorno a un tavolo tutti i soggetti che concorrono all’apertura delle scuole, non è stato fatto. Il Paese ci è arrivato tardi, solo in estate, prima si è parlato di altri settori. Ora non si può più sbagliare”. Meglio, spiega Fedeli, il Governo ha affrontato i problemi economici legati alla pandemia. “Stiamo facendo uno sforzo enorme in una situazione inedita per tutti: si guardi ad esempio quanti ristori stiamo facendo – ha spiegato – Poi c’è un ulteriore scostamento di bilancio. Penso che stiamo facendo lo sforzo massimo”. Sui fondi in arrivo dell’Europa, l’ex ministra si è detta “molto fiduciosa, perchè il negoziato fatto è segno di un passaggio fondamentale”. “Ci giochiamo tutto: il valore dell’Europa, del negoziato, ma anche il valore della nostra vita di italiani. Perchè così noi costruiamo l’Italia e l’Europa”, ha concluso.
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