ROMA (ITALPRESS) – Euronext e CDP Equity (CDPE, posseduta al 100% da Cassa Depositi e Prestiti) confermano di aver avviato negoziazioni in esclusiva con il London Stock Exchange Group plc per l’acquisizione del gruppo Borsa Italiana, insieme a Intesa Sanpaolo.
“Non può esserci alcuna certezza che l’operazione venga portata a termine – si legge in una lunga nota congiunta -. L’aggregazione proposta tra Borsa Italiana ed Euronext creerebbe un operatore leader nei mercati dei capitali dell’Europa continentale. Questo progetto di trasformazione posizionerebbe il nuovo gruppo per realizzare l’ambizione di proseguire nella creazione dell’infrastruttura dell’Unione dei mercati dei capitali in Europa, sostenendo al contempo le economie locali. L’Italia, attraverso Borsa Italiana, diventerebbe il principale contributore in termini di ricavi del gruppo Euronext post aggregazione. In qualità di nuovo Paese rilevante all’interno del modello federale di Euronext, l’Italia sarebbe presente con propri rappresentanti italiani a livello della governance di gruppo di Euronext, fra gli Azionisti di Riferimento, nel Supervisory Board, nel Managing Board e nel College of Regulators (Collegio dei Regolatori) che vigila sulle attività del gruppo Euronext”.
La nota spiega che “qualora le trattative dovessero portare al completamento dell’operazione, e nel quadro della partnership siglata l’11 settembre 2020, CDP Equity e Intesa Sanpaolo entrebbero a far parte dell’attuale gruppo di Azionisti di Riferimento a lungo termine di Euronext, attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato, con l’acquisizione da parte di CDPE di una partecipazione in linea con quelle detenute dai principali azionisti di riferimento di Euronext e avendo inoltre un rappresentante nel Supervisory Board di Euronext. Un secondo candidato italiano verrebbe proposto come membro indipendente del Supervisory Board e diventerebbe il Presidente del gruppo risultante dall’aggregazione”.
Consob sarebbe invitata a far parte del College of Regulators (Collegio dei Regolatori) di Euronext, diventando parte dell’attività di supervisione dell’entità risultante dall’aggregazione, pari passu con gli altri regolatori europei, con una presidenza a rotazione semestrale. L’attività di vigilanza diretta di Borsa Italiana rimarrebbe invariata, consentendo a Consob e Banca d’Italia di continuare a regolare direttamente le attività di Borsa Italiana.
(ITALPRESS).
“Non può esserci alcuna certezza che l’operazione venga portata a termine – si legge in una lunga nota congiunta -. L’aggregazione proposta tra Borsa Italiana ed Euronext creerebbe un operatore leader nei mercati dei capitali dell’Europa continentale. Questo progetto di trasformazione posizionerebbe il nuovo gruppo per realizzare l’ambizione di proseguire nella creazione dell’infrastruttura dell’Unione dei mercati dei capitali in Europa, sostenendo al contempo le economie locali. L’Italia, attraverso Borsa Italiana, diventerebbe il principale contributore in termini di ricavi del gruppo Euronext post aggregazione. In qualità di nuovo Paese rilevante all’interno del modello federale di Euronext, l’Italia sarebbe presente con propri rappresentanti italiani a livello della governance di gruppo di Euronext, fra gli Azionisti di Riferimento, nel Supervisory Board, nel Managing Board e nel College of Regulators (Collegio dei Regolatori) che vigila sulle attività del gruppo Euronext”.
La nota spiega che “qualora le trattative dovessero portare al completamento dell’operazione, e nel quadro della partnership siglata l’11 settembre 2020, CDP Equity e Intesa Sanpaolo entrebbero a far parte dell’attuale gruppo di Azionisti di Riferimento a lungo termine di Euronext, attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato, con l’acquisizione da parte di CDPE di una partecipazione in linea con quelle detenute dai principali azionisti di riferimento di Euronext e avendo inoltre un rappresentante nel Supervisory Board di Euronext. Un secondo candidato italiano verrebbe proposto come membro indipendente del Supervisory Board e diventerebbe il Presidente del gruppo risultante dall’aggregazione”.
Consob sarebbe invitata a far parte del College of Regulators (Collegio dei Regolatori) di Euronext, diventando parte dell’attività di supervisione dell’entità risultante dall’aggregazione, pari passu con gli altri regolatori europei, con una presidenza a rotazione semestrale. L’attività di vigilanza diretta di Borsa Italiana rimarrebbe invariata, consentendo a Consob e Banca d’Italia di continuare a regolare direttamente le attività di Borsa Italiana.
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