Nella giornata del 10 aprile scorso, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ufficialmente convocato i Comizi elettorali per le elezioni europee dei prossimi 8 e 9 giugno 2024. Il decreto, emanato dal Capo dello Stato, all’Art. 1 riporta la convocazione: “I comizi per l’elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia sono convocati per i giorni di sabato 8 giugno e di domenica 9 giugno 2024. Il presente decreto è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana”.
Di conseguenza, la legge n. 28/2000 (che promuove e disciplina l’accesso ai mezzi di informazioni per la comunicazione politica), articolo 7, chiarisce le regole da rispettare per i messaggi politici elettorali su quotidiani e periodici: “Dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino a tutto il penultimo giorno prima della data delle elezioni, gli editori di quotidiani e periodici, qualora intendano diffondere a qualsiasi titolo messaggi politici elettorali, devono darne tempestiva comunicazione sulle testate edite, per consentire ai candidati e alle forze politiche l’accesso ai relativi spazi in condizioni di parità fra loro. La comunicazione deve essere effettuata secondo le modalità e con i contenuti stabiliti dall’Autorità”.
Inoltre, “sono ammesse soltanto le seguenti forme di messaggio politico elettorale:
a) annunci di dibattiti, tavole rotonde, conferenze, discorsi;
b) pubblicazioni destinate alla presentazione dei programmi delle liste, dei gruppi di candidati e dei candidati;
c) pubblicazioni di confronto tra più candidati”.
Come riporta anche il sito del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria (DIE), tenuto conto che in data 11 aprile 2024 è stato pubblicato in G.U. il D.P.R. di indizione dei comizi elettorali, “è attualmente vigente il divieto di comunicazione istituzionale (in via colloquiale, detto anche “silenzio elettorale”). In questo periodo possono essere diffuse sui mezzi di comunicazione di massa, su social e digital media, soltanto le campagne di comunicazione istituzionale caratterizzate dai requisiti della indispensabilità e della indifferibilità, previa acquisizione delle osservazioni positive da parte dell’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni (AGCOM). Il silenzio elettorale cesserà alla chiusura delle operazioni di voto”.
In occasione di ogni singola consultazione elettorale, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) provvede ad emanare specifici regolamenti sulla cui osservanza vigila l’Autorità.
A livello locale, l’attività di vigilanza è rimessa ai competenti comitati regionali per le comunicazioni.
Per ogni competizione elettorale (europee, politiche, regionali, provinciali, comunali e referendarie di rilevanza nazionale) l’Autorità istituisce un’apposita Unità “Par Condicio” presso la quale è attivo un call center raggiungibile tramite numero verde.
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