Le elezioni per rinnovare le cariche dell’Ordine dei Giornalisti sono ormai alle porte. Dopo numerosi rinvii, il prossimo 13 e 14 ottobre gli iscritti saranno chiamati alle urne. Ma non basterà la sola tessera per accedere alla votazione: è infatti necessario essere in possesso di una PEC (Posta Elettronica Certificata), che deve essere attivata entro il 22 settembre.
Per questa tornata elettorale, c’è anche una grossa novità: per la prima volta, infatti, i giornalisti potranno votare anche senza recarsi fisicamente al seggio grazie all’introduzione del voto telematico. In ogni caso, chi vorrà invece votare in presenza potrà farlo dal 17 ottobre.
Sicuramente una grande opportunità per la categoria, che però non è ancora totalmente al corrente dell’obbligo di possedere una PEC. Il possesso di un indirizzo di Posta elettronica certificata (PEC) è, infatti, obbligatorio per legge per tutti gli iscritti agli Ordini professionali fin dal 2012 e con la conversione in legge del decreto Semplificazione (legge 120/2020) a Settembre 2020, è stata introdotta anche la pena della “sospensione” per chi non la comunica al proprio Ordine professionale.
Una sanzione che comporta, oltre all’impossibilità di esercitare la professione, anche la cancellazione dagli elenchi elettorali. Per questo motivo, i giornalisti privi di PEC ed anche quelli che non l’avranno comunicata per tempo, non potranno votare quest’anno alle elezioni dell’OdG, né in futuro a quelle di altri organi di categoria (Casagit, per esempio).
Come attivare una PEC
Ogni Ordine regionale ha sul proprio sito la possibilità di attivare la posta certificata. Alcuni la offrono gratuitamente mentre in altri casi costa pochi euro l’anno. Sul sito generale dell’Ordine dei giornalisti è presente l’elenco dei siti di tutti gli Ordini regionali.
In alternativa è possibile può attivare una PEC con qualsiasi provider comunicando prontamente l’indirizzo all’OdG.