Verna si è riservato di fissare, non oltre i 90 giorni, nuove date in cui dovranno avere luogo le elezioni con voto elettronico.
“L’espandersi del contagio da Coronavirus – si legge in una mail inviata a tutti gli iscritti dalla Presidente dell’Ordine del Lazio, Paola Spadari – ha indotto il Governo ad intervenire per evitare ogni assembramento e spostamento derivante dalla necessità di recarsi a votare di persona introducendo per decreto (art. 31 del dl ”Ristori”) la possibilità di utilizzare il voto elettronico anche per i giornalisti”.
Come già anticipato con un articolo su questo Notiziario, la normativa citata prevede che ”le procedure elettorali per la composizione degli organi territoriali degli Ordini professionali vigilati dal Ministero della Giustizia possono svolgersi con modalità telematiche da remoto disciplinate con Regolamento adottato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine, da adottarsi entro il termine di sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto-legge, previa approvazione del Ministero della Giustizia”.
Per predisporre le procedure e il regolamento applicativo si prevede pertanto che il Consiglio nazionale dell’Ordine disponga un differimento, non superiore a 90 giorni, delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Nazionale e dei relativi organi.
Nella mail, Spadari ha informato che il 3 novembre il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine, Carlo Verna, ha firmato la determina in applicazione del decreto citato annullando le date del voto stabilite per novembre e riservandosi di fissare nuove date in cui dovranno avere luogo le elezioni.
“Va ricordato – sottolinea la Presidente dell’Ordine del Lazio – che le elezioni per il rinnovo del Consiglio nazionale e regionale del nostro Ordine professionale erano state convocate, a norma di legge, in un primo tempo ad ottobre, successivamente rinviate dal presidente del Consiglio nazionale a novembre. L’Ordine dei giornalisti del Lazio, rispettando le scadenze di legge, aveva provveduto alla convocazione delle assemblee elettorali inviando i relativi avvisi ai colleghi”.
“Da tempo molti giornalisti e Ordini – conclude la Spadari –sollecitavano l’adozione del voto elettronico per consentire una più ampia partecipazione. Le norme per la nostra categoria sono previste dalla legge 69 del 1963 che stabilisce il voto personale all’urna e non più di tre seggi in tutto il territorio regionale”.
(Foto in alto: Carlo Verna, da www.odg.it)