Eletti i presidenti delle Commissioni di Camera e Senato

A Palazzo Montecitorio e a Palazzo Madama  sono stati eletti, il 29 luglio notte, i nuovi presidenti delle commissioni, ma il rinnovo ha portato con sé duri scontri all’interno della maggioranza di governo.

Alla fine il M5s porta a casa 13 presidenze (6 al Senato e 7 alla Camera), una in meno rispetto a quanto pattuito all’interno della maggioranza (perde la commissione Agricoltura). Il Pd ottiene 5 presidenze di commissione alla Camera e 4 al Senato, come stabilito. Anche Italia viva incassa tutte e 4 le presidenze concordate: 2 alla Camera e 2 al Senato. Mentre Leu è rimasto senza presidenze (ne doveva avere una). Due Commissioni alla Lega.

Ecco l’elenco dei nuovi presidenti delle commissioni in Senato:

1ª Affari costituzionali, il dem Dario Parrini,

2ª Giustizia,  Andrea Ostellari (Lega),

3ª Affari esteri, emigrazione,  al 5Stelle Vito Petrocelli,

4ª Difesa,  la dem Roberta Pinotti,

5ª Bilancio, al 5S Daniele Pesco,

6ª Finanze e tesoro, al dem Luciano D’Alfonso,

7ª Istruzione pubblica, beni culturali, a Riccardo Nencini (Iv),

8ª Lavori pubblici, comunicazioni, Mauro Coltorti dei 5S,

9ª Agricoltura e produzione agroalimentare, al leghista Gianpaolo Vallardi,

10ª Industria, commercio, turismo, al 5S Gianni Pietro Girotto,

11ª Lavoro pubblico e privato, previdenza sociale, la grillina Susy Matrisciano,

12ª Igiene e sanità, alla renziana Annamaria Parente,

13ª Territorio, ambiente, beni ambientali, Wilma Moronese  (M5S),

14ª Politiche dell’Unione europea, il dem Dario Stefano.

Ecco i nuovi nomi alla Camera:

I Commissione Affari costituzionali: confermato Giuseppe Brescia (M5S),

II Commissione Giustizia: il grillino  Mario Perantoni,

III Commissione Affari esteri e comunitari:, Piero Fassino del Pd,

IV Commissione Difesa: il 5S Gianluca Rizzo,

V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione: il dem Fabio Melilli,

VI Commissione Finanze: il  renziano Luigi Marattin,

VII Commissione Cultura, scienza ed istruzione: la grillina  Vittoria Casa,

VIII Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici: Alessia Rotta del Pd,

IX Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni: la renziana Raffaella Paita,

X Commissione Attività produttive, commercio e turismo: la dem Martina Nardi,

XI Commissione Lavoro pubblico e privato: la dem Debora Serracchiani,

XII Commissione Affari sociali: la 5S Marialucia Lorefice,

XIII Commissione Agricoltura: 5Stelle Filippo Gallinella

XIV Commissione Politiche dell’Unione europea:  Sergio Battelli (M5S).

Le Commissioni Cultura di Camera e Senato hanno, quindi, due nuovi presidenti. Vittoria Casa del Movimento 5 Stelle alla Camera ha ottenuto 22 voti favorevoli (10 schede bianche) e subentra al collega di partito Luigi Gallo. Al Senato, Riccardo Nencini   esponente di Italia Viva – Psi eletto con 14 voti che prende il posto del leghista Mario Pittoni (che ha raccolto 10 voti).

Vittoria Casa

Nata a Bagheria (Palermo) il 1° maggio 1958, l’on. Vittoria Casa è laureata con lode in lingue e letterature straniere presso l’Università di Palermo, e insegnante di lingua francese. Dal 2007 è Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “Giuseppe Cirincione” di Bagheria. Alle elezioni politiche del 2018 viene eletta alla Camera dei Deputati nel collegio nella circoscrizione Sicilia 1, sostenuta dal Movimento 5 Stelle.

Riccardo Nencini

Riccardo Nencini è nato il 19 ottobre 1959 a Barberino Di Mugello (Firenze). Scrittore, laureato in Storia alla facoltà di Scienze Politiche ‘Cesare Alfieri’ di Firenze. Ha una laurea honoris causa in Lettere, conferitagli nel febbraio 2004 dall’Università di Leicester (UK). Collabora con la Fondazione Spadolini – Nuova Antologia nel dipartimento di formazione dei docenti di storia.

La sua carriera politica incomincia come Consigliere comunale e capogruppo del Partito Socialista Italiano a Firenze dal 1990 al 1995 sotto il sindaco Giorgio Morales. Deputato nella XI Legislatura, nel 1992 è stato il primo parlamentare italiano a rinunciare al doppio stipendio. Nelle elezioni politiche italiane del 2013 come segretario del PSI aderisce alla coalizione di centro-sinistra Italia. Bene Comune; è candidato all’interno delle liste del Partito Democratico, in seguito a un accordo elettorale che prevede la presenza di una delegazione socialista all’interno delle sue liste; Nencini viene eletto al Senato nel collegio delle Marche. Il 28 febbraio 2014 viene nominato viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nel Governo Renzi. Il 10 settembre 2019 vota la fiducia al secondo governo Conte. Nel dicembre 2019 è tra i 64 firmatari per il referendum confermativo sul taglio dei parlamentari bloccando la riforma.

(Foto in alto: Camere riunite, di Presidenza della Repubblica, da https://www.quirinale.it/)