ROMA (ITALPRESS) – Il 31 luglio aveva compiuto 100 anni. Se n’è andata Franca Valeri. Poco dopo aver raggiunto il traguardo di un secolo di vita. Un secolo vissuto intensamente.
La sora Cecioni entrava nelle case degli italiani dagli schermi in bianco e nero della Rai dei varietà, degli Studio Uno, delle trasmissioni firmate da quel gran genio di Antonello Falqui.
L’Italia che si accomodava sul divano davanti a una scatola che trasmetteva un solo canale, rideva per quelle inverosimili storie che quel personaggio femminile dall’accento ciociaro raccontava a “mammà”.
Franca Valeri, icona della tv del dopoguerra aveva sdoganato la comicità femminile imponendola in un’Italia ancora maschilista.
Se n’è andata nella sua casa, nella campagna romana. Lucida e spiritosa, colta e ironica, non aveva perso il suo milanesissimo accento e il suo sguardo sardonico sul mondo. Una vera signora dello spettacolo.
(ITALPRESS).
La sora Cecioni entrava nelle case degli italiani dagli schermi in bianco e nero della Rai dei varietà, degli Studio Uno, delle trasmissioni firmate da quel gran genio di Antonello Falqui.
L’Italia che si accomodava sul divano davanti a una scatola che trasmetteva un solo canale, rideva per quelle inverosimili storie che quel personaggio femminile dall’accento ciociaro raccontava a “mammà”.
Franca Valeri, icona della tv del dopoguerra aveva sdoganato la comicità femminile imponendola in un’Italia ancora maschilista.
Se n’è andata nella sua casa, nella campagna romana. Lucida e spiritosa, colta e ironica, non aveva perso il suo milanesissimo accento e il suo sguardo sardonico sul mondo. Una vera signora dello spettacolo.
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