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“Abbiamo calcolato – aggiunge Casasco – che la burocrazia costa alle imprese più di 30 miliardi all’anno e che ogni imprenditore spende, o per meglio dire butta, un mese all’anno in adempimenti burocratici spesso inutili. Per non parlare poi dell’azione frenante che un intricato e astruso apparato di regole, succedutesi nel corso degli anni, ha prodotto ingessando interi settori, come in particolare quello delle costruzioni, che sono vitali per la crescita e lo sviluppo di ogni economia che si rispetti”. “E’ questo il momento di promuovere con immediatezza azioni concrete che semplifichino e diano, non solo al mondo dell’impresa, un segnale di fiducia e vicinanza dello Stato. La situazione di oggi richiede più che mai scelte coraggiose, senza ulteriori indugi e nella volontà di perseguire niente altro che l’interesse del Paese a cui devono contribuire tutte le forze politiche. Noi imprenditori siamo sempre disponibili a sostenere le scelte che portano a provvedimenti concreti e necessari alla ripartenza del Paese”, conclude Casasco.
(ITALPRESS).