Il settore dei media è sicuramente tra i principali settori che dovrebbero saper sfruttare al massimo la trasformazione digitale che ha decisamente accelerato il passo nell’ultimo anno. Questo processo di digitalizzazione offre una serie di opportunità che il mondo dell’informazione dovrebbe imparare quanto meno a conoscere.
L’Ue ha già avviato una serie di azioni a sostegno dei media e, proprio nella giornata di ieri, ha presentato un piano d’azione per il sostegno al settore.
La Commissione europea, con questo nuovo progetto, intende facilitare l’accesso ai fondi europei dedicati ai media e stimolare gli investimenti nell’industria audiovisiva, incoraggiando nuove iniziative per la condivisione di dati e l’innovazione dei media.
“News Invest” è il nome del primo progetto pilota che coinvolgerà fondazioni, partner privati e media locali, per accedere a prestiti (sostenuti dalla garanzia InvestEU), sovvenzioni e un Forum Ue per le notizie.
In una nota, la Commissione Ue spiega che l’intento è anche quello di incoraggiare le imprese dei media a beneficiare delle nuove tecnologie di realtà virtuale e realtà aumentata e per sperimentare nuove modalità di narrazione. Gli altri obiettivi del piano per i media, riguardano il miglioramento dell’accesso ai contenuti in tutta Europa, il sostegno alle startup, il rafforzamento della cooperazione con il Gruppo dei regolatori Ue per i servizi di media audiovisivi (Erga) per monitorare il funzionamento del mercato.
“Siamo impegnati ad aiutare il settore dei media a superare l’attuale tempesta e le sfide poste dalla crisi e sfruttare appieno le opportunità offerte dalla trasformazione digitale del settore a breve e lungo termine”, ha spiegato la vicepresidente esecutiva della Commissione, Margrethe Vestager.
Nei giorni scorsi anche Pietro Guindani, presidente di Asstel-Assotelecomunicazioni, è intervenuto durante la terza edizione di 5G Italy, spiegando l’importanza della digitalizzazione, dei media e non solo, in Italia: “Per realizzare la transizione digitale del Paese occorre rispondere a quattro sfide la collaborazione pubblico-privato per lo sviluppo di nuovi servizi “intelligenti” resi possibili dalle reti a banda ultra-larga, 5G e fibra; il sostegno finanziario alla domanda per stimolare l’adozione dei servizi in maniera accelerata così da recuperare il ritardo accumulato rispetto ai Paesi nostri “competitor”; la sostenibilità degli investimenti nelle infrastrutture e infine lo sviluppo delle competenze digitali per i lavoratori in forza e per quelli del domani”.