Contributi

DIE, Contributi diretti stampa periodica italiana diffusa all’estero 2023

Il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria (DIE) fa sapere che il 31 marzo 2024 scade il termine per la presentazione delle domande e della relativa documentazione per l’ammissione ai contributi, per l’anno 2023, a sostegno della stampa periodica italiana all’estero.

I contributi in questione sono previsti dall’articolo 15, comma 2, lettera b), del decreto legislativo 15 maggio 2017, n.70.

Le domande inviate oltre il termine di legge saranno considerate inammissibili.

Contributi per i periodici

Per i periodici italiani editi e diffusi all’estero, le domande e la relativa documentazione devono pervenire, entro la suddetta data, all’ufficio consolare italiano di prima categoria territorialmente competente per il luogo della sede legale dell’editore che provvede a trasmetterle al Dipartimento e per conoscenza al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, entro il successivo 30 aprile.

Ai sensi dell’articolo 21, comma 3, lettera b), del decreto legislativo n. 70 del 2017, insieme alla documentazione, le Autorità diplomatiche devono trasmettere la dichiarazione attestante la diffusione della testata presso la comunità italiana presente nel Paese di riferimento e la rilevanza della sua funzione informativa per la promozione del sistema Paese e della lingua e cultura italiana all’estero e allegare il parere reso dal Com.It.Es. della circoscrizione consolare di riferimento.

Si rammenta che, ai sensi dell’art. 16, comma 3, del decreto legislativo n. 70 del 2017, tutta la documentazione in lingua straniera deve essere accompagnata dalla relativa traduzione in lingua italiana conforme al testo straniero, certificata dal competente ufficio consolare o da un traduttore ufficiale; i documenti in lingua privi di adeguata traduzione non saranno presi in considerazione in sede istruttoria. Inoltre, gli importi indicati nei Prospetti devono essere espressi nella moneta locale.

Per i periodici editi in Italia e diffusi prevalentemente all’estero, domande e la relativa documentazione devono pervenire entro la data del 31 marzo 2024 al Dipartimento, al seguente indirizzo di posta elettronica certificata: archivio.die@mailbox.governo.it.

Si invitano gli editori ad utilizzare esclusivamente la modulistica pubblicata sul sito del DIE e a compilarla digitalmente.

Entro lo stesso termine del 31 marzo 2024 devono essere inviate, a cura e spese dell’editore, le copie delle riviste indirizzate a:

Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l’informazione e l’editoria – Ufficio per il sostegno all’editoria – Servizio per il sostegno diretto alla stampa – UFFICIO ACCETTAZIONE – Via dell’Impresa, 90 – 00187 Roma

Nel caso di domanda presentata per la prima volta, è necessario inviare anche le copie della rivista relative alle due annualità precedenti a quella della domanda.

Chi può accedere al contributo

Possono accedere ai contributi le imprese/associazioni che editano:

  • periodici editi e diffusi all’estero con testi scritti almeno per il 50 per cento in lingua italiana;
  • periodici editi in Italia e diffusi prevalentemente all’estero.

Il contributo potrà essere richiesto per una sola testata.

Per avere accesso ai contributi sono necessari:

  • anzianità di costituzione dell’impresa e di edizione della testata di almeno due anni maturati prima dell’annualità per la quale la domanda di contributo è presentata;
  • assenza di situazioni di collegamento o di controllo tra le imprese richiedenti il contributo;
  • divieto di distribuzione degli utili provenienti dall’esercizio dell’anno di riscossione dei contributi e negli otto anni successivi, adottato con clausola statutaria;
  • obbligo di dare evidenza, nell’edizione della testata, del contributo ottenuto negli anni precedenti nonché di altri finanziamenti pubblici a qualsiasi titolo ricevuti;
  • impegno ad adottare misure idonee a contrastare forme di pubblicità lesive dell’immagine e del corpo e della donna.

e per le imprese che editano i periodici in Italia:

  • diffusione prevalente all’estero in misura non inferiore al 60 per cento delle copie complessivamente distribuite;
  • regolare adempimento degli obblighi derivanti dalla normativa in materia di lavoro e previdenza e dal contratto di lavoro applicato dall’impresa editrice;
  • iscrizioni al Registro delle imprese, ove richiesto dalla normativa vigente;
  • obbligo degli editori di essere proprietari della testata per la quale si richiede il contributo.
Irene Vitale

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