La V Commissione – Bilancio, tesoro e programmazione della Camera dei deputati ha iniziato l’esame del provvedimento AC 2500 con l’illustrazione delle linee generali da parte dei relatori e la replica della opposizione.
La V Commissione della Camera dei deputati ha affrontato e concluso, in due sedute, l’esame preliminare del Decreto Legge 34/2020 – “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19” (c.d. Decreto Rilancio).
Per l’ampiezza del provvedimento e dei sostegni previsti, la maggioranza ha nominato tre relatori: Luigi Marattin (IV), Carmelo Massimo Misiti (M5S) e Fabio Melilli (PD).
Ad illustrare le linee generali del decreto in tema di editoria, contenute negli articoli da 188 a 195, è stato delegato l’On. Misiti, che si è soffermato, in particolare, sugli ambiti settoriali relativi a sanità e politiche sociali, a protezione civile e difesa, a scuola, università e ricerca, a cultura, spettacolo e sport e a infrastrutture, trasporti e comunicazioni.
La scelta di affidare la relazione introduttiva sui sostegni all’editoria a un deputato del Movimento 5 Stelle, la dice lunga del percorso evolutivo e istituzionale che ha avviato il partito di Beppe Grillo.
Misiti ha segnalato che gli interventi nel settore della informazione e delle comunicazioni proseguono nello sforzo di garantire la filiera dell’editoria e limitare l’impatto delle perdite per gli operatori economici coinvolti, soprattutto attraverso lo strumento dei crediti di imposta. In tale quadro, ha richiamato in particolare le seguenti misure: il rafforzamento del regime straordinario di accesso al credito di imposta per gli investimenti pubblicitari, introdotto per il 2020 dal decreto-legge n.18 del 2020 (legge n. 27 del 2020: articolo 98) che ha commisurato l’importo del medesimo credito al valore totale degli investimenti effettuati, anziché ai soli investimenti incrementali (articolo 186); per il 2020, la previsione del riconoscimento di un credito di imposta pari all’8 per cento della spesa sostenuta nel 2019 per l’acquisto della carta utilizzata per la stampa di quotidiani e periodici, entro il limite di 24 milioni di euro (articolo 188).
Al contempo, il Relatore ha sottolineato che per le testate edite in formato digitale viene riconosciuto un credito di imposta pari al 30 per cento della spesa sostenuta nel 2019 per l’acquisizione dei servizi di server, hosting e manutenzione evolutiva, e per information technology di gestione della connettività, entro il limite di 8 milioni di euro (articolo 190); mentre, ai fini dell’IVA, è introdotto un regime straordinario di forfettizzazione delle rese di quotidiani e periodici, che ne consente la riduzione del 95 per cento (invece dell’80 per cento previsto in via ordinaria) (articolo187).
E’ stato inoltre previsto, ha detto Misiti, un bonus una tantum per gli esercenti delle edicole (punti vendita esclusivi) fino a un massimo di 500 euro per ciascun soggetto, entro il limite di spesa complessivo di 7 milioni di euro (articolo 189); e si è semplificata la procedura di pagamento della rata di anticipo dei contributi diretti riferiti all’annualità 2019 dovuti ad alcune categorie di imprese editoriali, prevedendo che la verifica della regolarità previdenziale e fiscale è effettuata solo al momento del pagamento del saldo (articolo 191).
Misiti, ancora, ha ricordato la proroga (dal 30 giugno 2020) al 31 dicembre 2020 il termine per l’adozione, da parte dell’INPGI, delle misure di riforma del proprio regime previdenziale volte al riequilibrio finanziario della gestione sostitutiva dell’assicurazione generale obbligatoria, finalizzate ad assicurare la sostenibilità economico-finanziaria nel medio e lungo periodo (articolo 192); e la autorizzazione alla Presidenza del Consiglio dei ministri a prorogare (dal 31 dicembre 2020) al 30 giugno 2021 la durata dei contratti in essere stipulati con le agenzie di stampa per l’acquisto di servizi giornalistici e informativi (articolo 194).
Il relatore ha infine ribadito l’istituzione di un contributo straordinario per i servizi informativi connessi alla diffusione del contagio da COVID-19 a beneficio delle emittenti radiotelevisive locali per l’anno 2020. L’entità del contributo è pari a 50 milioni di euro (articolo 195).
Per l’opposizione è intervenuto l’On. Paolo Trancassini (FDI) che ha criticato il provvedimento per la sua eccessiva ampiezza e complessità e per le molte disposizioni inutili che vi sono state inserite allo scopo di tenere insieme la maggioranza e che ne hanno ritardato l’approvazione.
Trancassini ha sottolineato inoltre come le ingenti risorse previste dal presente decreto-legge, che comporteranno l’aumento del livello di indebitamento del Paese per gli anni a venire, siano state sperperate in infiniti rivoli, anziché essere indirizzate nella realizzazione di pochi efficaci interventi, come avevano chiesto le opposizioni.
Ricorda che tutti i soggetti intervenuti nelle audizioni hanno lamentato la scarsità di risorse ad essi destinate e la mancanza di tempestività delle misure adottate e come anche le buone intuizioni siano state appesantite e rese inoperanti dall’eccesso di burocrazia e di cautele.
L’opposizione, non intervenendo sulle specifiche norme sull’editoria, ha lamentato l’atteggiamento di insofferenza assunto dalla maggioranza, che si è comportata come se stesse salvando da sola il Paese e avesse visto nell’opposizione un inutile intralcio in questa missione. Tale atteggiamento, secondo il deputato di FdI, è stato dimostrato dalla riduzione dei tempi con i quali si è voluto esaminare il provvedimento, come se la sua conversione prima del termine di scadenza potesse costituire un merito, senza considerare che il provvedimento è attualmente vigente e già produce i suoi effetti.
L’esame proseguirà la prossima settimana. Valuteremo gli emendamenti che verranno presentati. Seguiranno aggiornamenti.