Contributi per l’editoria alle aziende con giornalisti assunti e regolarità previdenziale. 30 domande presentate al bando regionale, 21 quelle ammesse. 10 progetti saranno finanziati subito.
La Regione Toscana dà attuazione al “Bando per la concessione di contributi alle imprese di informazione ai sensi della legge regionale 34/2013”, approvato con decreto dirigenziale n. 3082 del 4 marzo scorso e pubblicato, sul BURT n° 11/2019 – parte III.
Sono trenta le domande al bando che sono arrivate, di cui ventuno le ammesse. Dieci progetti saranno subito finanziati con un milione e 420 mila euro. Ma la Giunta intende aumentare le risorse a disposizione e così, con un altro milione e cento mila euro, appena approvata la prossima variazione di bilancio lo stesso potrà essere fatto per la altre richieste pervenute.
Secondo il Bando per l’informazione locale, chiuso lo scorso maggio, destinatarie dei contributi erano le imprese editoriali che si fossero qualificate come Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI) e che avessero posseduto testate giornalistiche a carattere locale, compresi i quotidiani e periodici con diffusione online e la stampa periodica regionale non veicolata da quotidiani a diffusione nazionale.
«Alla fine impegneremo oltre due milioni e cinquecentomila euro» ha spiegato l’assessore alla presidenza della Toscana, Vittorio Bugli, in una dichiarazione rilasciata a Toscana Notizie, l’Agenzia di informazione della Giunta regionale toscana che svolge le attività di ufficio stampa.
Tra i requisiti stringenti, la presenza di una redazione in Toscana, organici con giornalisti assunti e regolarità previdenziale. Criteri premianti: l’iscrizione ai sistemi di certificazione e, per la prima volta, l’adempimento degli obblighi formativi.
E’ solo il caso di ricordare come, nella prima stesura, nel Bando non venisse ricompreso il Contratto Nazionale di lavoro giornalistico USPI-FNSI, in vigore dal 1° giugno 2018, tra le tipologie di Contratti giornalistici previsti nella normativa regionale per accedere ai contributi regionali 2019.
Tale ‘dimenticanza’, dopo una repentina protesta dell’USPI, fu sanata dalla Direzione Generale della Giunta regionale che attivò le necessarie procedure di modifica, provvedendo ad «indicare anche il contratto giornalistico USPI – FNSI fra quelli accreditati a pieno titolo».
Nella ventina di progetti ammessi c’è un po’ di tutto: più informazione in settori chiave come la protezione civile ed il sistema di allerta regionale; maggiore attenzione all’offerta culturale e turistica; storie a puntate sull’ambiente in senso lato da racconti di esperienze di economia circolare o sulle energie rinnovabili alla riqualificazione del territorio e riconversioni aziendali; e poi ancora finestre sulle opportunità offerte dal sistema scolastico e formativo. Si parla di giornalismo sociale ad esempio, di corrispondenti sul territorio, di social per condividere i racconti della città che si potranno moltiplicare e soprattutto essere più ampiamente condivisi. E tutto questo sarà realizzato con progetti che puntano sull’impiego di strumenti appropriati alle esigenze di chi oggi produce informazione: dai droni per le riprese aeree a consolle e apparecchiature digitali che migliorano la qualità visiva delle immagini, da format editoriali innovativi a redazioni potenziate nelle loro capacità tecniche e professionali.
“Con questo intervento – ha confidato l’assessore Bugli – vogliamo sottolineare l’importanza dell’informazione locale professionale nel sistema complessivo dei media e nello stesso tempo promuovere l’innovazione di chi ogni giorno racconta la regione”.
Il presidente dell’Associazione Stampa Toscana, Sandro Bennucci, intervenuto nella conferenza stampa della Regione in cui è stata resa la graduatoria con i contributi per l’informazione locale, «ha ringraziato non formalmente il presidente della giunta toscana, Enrico Rossi, e in maniera particolare l’assessore Vittorio Bugli. Il contributo, che prevede la premiazione dei nuovi progetti editoriali, offre un aiuto di non poco conto anche alla qualità dell’informazione». È quanto si legge in una nota di Assostampa toscana.
«Apprezzato molto dal sindacato – prosegue la nota – anche il riferimento dell’assessore Bugli al rispetto delle normative e alla corretta applicazione dei contratti di lavoro, come è previsto dal bando. La Regione, ha specificato l’assessore, si riserva nuove valutazioni nel caso del venir meno agli obblighi e requisiti da parte di chi oggi beneficia dei contributi».
I primi dieci progetti in graduatoria fanno capo a Toscana Tv, Telegranducato, Tv Prato, Tv Libera Pistoia, Rtv 38, Canale 50, Telemaremma, Quinews, Tv1 e Abc (Italia 7). I successivi undici, che saranno finanziati dopo la variazione di bilancio, sono stati presentati da Radio Monte Serra, Tvr Teleitalia, Priverno (Radio Sportiva), Noi tv, Controradio, Arci Firenze, Radiosienatv, Tele Iride, Ventuno (Lucca in diretta, Il Cuoio in diretta, Serchio in diretta), Lady Radio e Pmg.
(Foto in alto: Il presidente Ast, Sandro Bennucci, e l’assessore Vittorio Bugli – da toscana-notizie.it)