ROMA (ITALPRESS) – L’astensione della Lega sul decreto in Cdm “non è un’assunzione di irresponsabilità”. Lo dice il governatore Veneto, Luca Zaia, in un’intervista al Corriere della sera.
In merito alla conferma del coprifuoco alle 22 “c’è qualcosa che non capisco… Sembra una decisione presa dai tecnici più che dai politici. Senza una sintesi…”. “Una cosa è certa: Dal punto di vista tecnico, più si chiude meglio è. Se restiamo serrati in casa, difficilmente ci contageremo. E’ come con le strisce pedonali: se le togli, non avrai più gli investiti sulle strisce. Ma non abbiamo bisogno dei tecnici per sentircelo dire”.
“Nessuno – dice Zaia – vuole negare l’evidenza. I contagi, che peraltro in Veneto in questo momento arretrano, sono un fatto. Soltanto, ci saremmo aspettati un nuovo corso, quello della convivenza con il virus”. “E’ innegabile – prosegue – che le strade siano piene, le attività produttive operative e le scuole aperte. Senza contare che, a differenza di un anno fa, abbiamo protocolli di cura, una diagnostica migliorata, gli anticorpi monoclonali e le vaccinazioni. Eppure, a qualcuno si dice no, tu no. Ed è inspiegabile”.
(ITALPRESS).
In merito alla conferma del coprifuoco alle 22 “c’è qualcosa che non capisco… Sembra una decisione presa dai tecnici più che dai politici. Senza una sintesi…”. “Una cosa è certa: Dal punto di vista tecnico, più si chiude meglio è. Se restiamo serrati in casa, difficilmente ci contageremo. E’ come con le strisce pedonali: se le togli, non avrai più gli investiti sulle strisce. Ma non abbiamo bisogno dei tecnici per sentircelo dire”.
“Nessuno – dice Zaia – vuole negare l’evidenza. I contagi, che peraltro in Veneto in questo momento arretrano, sono un fatto. Soltanto, ci saremmo aspettati un nuovo corso, quello della convivenza con il virus”. “E’ innegabile – prosegue – che le strade siano piene, le attività produttive operative e le scuole aperte. Senza contare che, a differenza di un anno fa, abbiamo protocolli di cura, una diagnostica migliorata, gli anticorpi monoclonali e le vaccinazioni. Eppure, a qualcuno si dice no, tu no. Ed è inspiegabile”.
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