La battaglia contro le fake news non si ferma. Ognuno si ingegna come può per fare il necessario in questa battaglia e gli OTT stanno mettendo in campo molte delle loro energie per arginare l’ondata di bufale presenti sul web. Dopo la nota congiunta firmata da Facebook, LinkedIn, Microsoft, Reddit, Twitter e YouTubeche aveva come obiettivo quello di bloccare fake news e teorie cospiratorie sul web e dopo la creazione, da parte di Facebook, di un centro informazioni dedicato esclusivamente alle notizie sul Covid-19, anche WhatsApp e Google si aggiungono ai colleghi, proponendo nuove iniziative.
WhatsApp
La compagnia di Mark Zuckerberg ha lanciato un nuovo progetto di fact-checking su WhatsApp, tramite una versione pilota in Italia, che si basa sulla partnership con Facta – nuovo progetto di Pagella Politica, partner di Facebook in Italia-.
Il servizio rientra nell’iniziativa ‘Task Force sulle Piattaforme Online e i Big Data’ lanciata da Agcom per affrontare la sfida della disinformazione sul Coronavirus attraverso le piattaforme digitali, a seguito di quanto previsto dal decreto “Cura Italia”, di cui Facebook fa parte.
Funziona così: gli utenti WhatsApp potranno inviare a Facta (al numero +39 345 6022504) messaggi di testo, vocali, immagini o video riguardanti il Covid-19 per verificarne l’autenticità. Il sistema manderà in risposta una notifica all’utente per confermare o smentire la notizia. Qualora quest’ultima fosse falsa, Facta pubblicherà l’analisi effettuata sul proprio sito web, così da rendere disponibili anche un database consultabile online da chiunque, che raccolga tutti i miti e le fake news diffuse sul social di instant messaging.
Gli utenti che lo richiederanno potranno anche ricevere, via WhatsApp, un resoconto giornaliero di tutte le notizie verificate da Facta.
“La priorità di Facebook è assicurarsi che tutti possano accedere a informazioni attendibili e accurate e fermare le bufale e la disinformazione”, ha commentato Luca Colombo, country director di Facebook in Italia. “Chiunque utilizzerà questo servizio, condividendo su WhatsApp con il fact-checker i messaggi potenzialmente falsi, contribuirà a ridurre la diffusione della disinformazione in Italia”.
Google
Google, invece, mette mano alle proprie casse e annuncia che investirà 6,5 milioni di dollari per finanziare fact-checker e organizzazioni no profit affinché possano avere gli strumenti necessari a combattere le bufale e la disinformazione in generale sul Coronavirus.
Attraverso Google News Initiative verranno aiutate organizzazione di Fact-Checking e creati degli appositi database per aiutare i giornalisti nel loro lavoro, fornendogli notizie verificate sul Covid-19 e sull’emergenza in generale.
Sul blogpost internazionale di Google Iniziative si legge: “Aiutare il mondo a dare un senso a queste informazioni richiede una collaborazione ampia che coinvolga scienziati, giornalisti, figure pubbliche, piattaforme tecnologiche e molto altro. In questo quadro, Google fornisce sostegno ai fact-checker e alle organizzazioni no profit che si concentrano sulla qualità dell’informazione. […] L’incertezza e la paura ci rendono tutti più sensibili alle informazioni inesatte, quindi sosteniamo i fact-checker, poiché affrontano una domanda più intensa di informazione.”
Inoltre, si legge più avanti nella nota, “Il Centro di formazione GNI dispone di strumenti per il giornalismo e la verifica dati in 16 lingue, e il nostro gruppo globale di insegnamento sta fornendo seminari interamente online in 10 lingue”. Questi sono solo alcune delle iniziative che Google sta mettendo in atto, “non vediamo l’ora di condividere maggiori strumenti al più presto”.
CIVITAVECCHIA (ITALPRESS) - La Polizia di Stato di Civitavecchia, ha arrestato un trafficante internazionale di…
Meta compie una violazione antitrust in Ue imponendo condizioni sleali agli inserzionisti esterni e annuncia…
MALAGA (SPAGNA) (ITALPRESS) - Un doppio inedito trascina l'Italia in semifinale a Malaga. Una coppia…
MILANO (ITALPRESS) - Al via la campagna digital "Nonseisola" lanciata da Regione Lombardia che ha…
TORINO (ITALPRESS) - Le partnership tra pubblico e privato sono sempre più importanti nello sviluppo…
Google potrebbe vendere il suo browser Chrome, su richiesta del Dipartimento di Giustizia americano: sarebbe…