MILANO (ITALPRESS) – “Ovviamente stiamo monitorando la situazione continuamente e stiamo iniziando a fare un’analisi di scenario. E’ molto difficile fare previsioni in questo periodo, ma siamo convinti che la ripresa proseguirà l’anno prossimo, anche se non si tornerà ai livelli pre-Covid prima di almeno un paio d’anni per una ragione di fiducia e anche considerando i rischi di eventuali spot and go. Dobbiamo evitare che le misure adottate per sostenere dell’economia vengano ritirare troppo presto”.
Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, intervistato da Bloomberg Tv. “La digitalizzazione, l’innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale sono priorità al centro dell’agenda del governo italiano. Il Recovery Fund deve essere speso bene investendo su innovazione, tecnologia ed educazione per risolvere quegli ostacoli alla crescita più volte segnalati”, ha aggiunto. “Il debito pubblico italiano è sostenibile – ha detto ancora il governatore di Bankitalia -, il tema è il servizio del debito che è pari al 2,4% del Pil, in calo rispetto all’anno precedente, e con i tassi d’interesse attualmente più bassi. C’è un trend in riduzione. Sono fiducioso anche dal punto di vista della politica fiscale, anche se il problema sarà la capacità di crescere e quindi di investire nel capitale umano e nella tecnologia e su questo vanno spese le risorse europee credo che il governo ne sia consapevole”.
(ITALPRESS).
Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, intervistato da Bloomberg Tv. “La digitalizzazione, l’innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale sono priorità al centro dell’agenda del governo italiano. Il Recovery Fund deve essere speso bene investendo su innovazione, tecnologia ed educazione per risolvere quegli ostacoli alla crescita più volte segnalati”, ha aggiunto. “Il debito pubblico italiano è sostenibile – ha detto ancora il governatore di Bankitalia -, il tema è il servizio del debito che è pari al 2,4% del Pil, in calo rispetto all’anno precedente, e con i tassi d’interesse attualmente più bassi. C’è un trend in riduzione. Sono fiducioso anche dal punto di vista della politica fiscale, anche se il problema sarà la capacità di crescere e quindi di investire nel capitale umano e nella tecnologia e su questo vanno spese le risorse europee credo che il governo ne sia consapevole”.
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