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Lo sostiene il presidente della commissione Attività Produttive del Consiglio Regionale della Lombardia, Gianmarco Senna intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’Agenzia Italpress. “Non riesco a capire questo accanimento nei confronti della Lombardia, che è un pò azzoppare il cavallo. Se si ferma la Lombardia anche le prebende che hanno utilizzato in questi mesi per fare consenso si fermano, perchè è innegabile che i Cinquestelle i voti li prendono nelle regioni in cui il reddito di cittadinanza ha avuto più successo. Non stiamo simpaticissimi come modello”. Una regione colpita da una crisi economica i cui numeri non sono confortanti. “I dati che abbiamo sul crollo del Pil fino a ottobre ci danno un -10,2%. Noi abbiamo 330 miliardi di prodotto interno lordo, il calcolo è semplice, significa 30 miliardi di calo con un rimbalzo ipotetico nel 2021 del +6,9%. Uno scarto ancora importante. Ci metteremo qualche anno per potere ritornare ai livelli pre-crisi”.
Per Senna la risposta data dal governo è però insufficiente.
“I ristori del governo sono arrivati pochi e in tempi non consoni a un’emergenza sanitaria, soprattutto se paragonati con altri paesi europei e su come hanno trattato coloro che tengono in piedi un Paese, perchè ricordiamocelo la colonna vertebrale dell’Italia parte da Torino e finisce a Trieste”. Parole che servono però a chiarire il pensiero dei giorni scorsi di Letizia Moratti e che aveva sollevato polemiche. “Moratti ha fatto un altro tipo di ragionamento che è molto più semplice. Lei dice: siccome sappiamo per certo che se non ripartiamo economicamente il problema diventa più grosso, vacciniamo coloro che vanno a lavorare, così un settore non si ferma generando Pil”. Senna rivendica i risultati ottenuti nella somministrazione dei vaccini. “La macchina delle vaccinazioni va benissimo, ma abbiamo un problema, non arrivano i vaccini, e qua si ritorna all’inefficienza di uno stato centrale, di un Arcuri che dall’inizio della pandemia, dal momento di inviare le mascherine non è stato all’altezza”.
(ITALPRESS)