MILANO (ITALPRESS) – L’emergenza Coronavirus ha evidenziato quanto, accanto al sistema sanitario, sia fondamentale anche il comparto agricolo, il quale in questi mesi e’ stato in prima fila per consentire l’approvvigionamento dei prodotti alimentare. Accanto ad alcuni settori che paradossalmente hanno ottenuto giovamento dal lockdown, ce ne sono altri pero’, che sono stati fortemente colpiti dalla crisi a causa dell’elevata deperibilita’ del prodotto o della chiusura di ristoranti, bar e pizzerie. Per fare il punto della situazione sull’andamento del settore agricolo e per confrontarsi sulle priorita’ di intervento per fronteggiare la crisi, Ismea, l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo e Alimentare, ha organizzato un seminario web intitolato “Il credito in agricoltura ai tempi di COVID-19”. “Per l’emergenza, l’Istituto si e’ attivato da subito, sospendendo i mutui in essere per tutto il 2020 e poi puntando molto sulla rapidita’, cercando di rendere operativa immediatamente le garanzie – ha detto il direttore generale di Ismea Raffaele Borriello -. In dieci giorni di apertura dello sportello abbiamo dato garanzie a 1.232 imprese per un totale di oltre 26 milioni di euro. Considerando che in questi giorni c’e’ stato di mezzo il 25 aprile e il primo maggio, significa questo strumento e’ risultato particolarmente utile”.
“L’emergenza Covid-19 ha impattato in maniera devastante il settore agricolo – ha detto Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura -. Non sappiamo ancora quantificare questo impatto, ne’ l’eredita’ nei mesi a venire, ma e’ certo che abbiamo importanti comparti in forte sofferenza, a partire da quello del vino, del florovivaismo e dell’agriturismo. Ci aspettiamo molto dal governo con il Dl maggio”. Decreto che, secondo il sottosegretario alle Politiche Agricole Giuseppe L’Abbate dovrebbe arrivare in Consiglio dei Ministri domenica o lunedi’, comprendendo un po’ tutti gli aspetti, compreso quello agricolo. E’ invece tornato sul decreto Cura Italia, incalzato dal presidente di Kratesis Roberto Arditti, moderatore del confronto, il direttore generale dell’Abi Giovanni Sabatini. “Spero che in sede di conversione del decreto Cura Italia, si possa pensare ad un rafforzamento delle autocertificazioni da parte delle imprese nella richiesta dei prestiti, lasciando quindi meno incombenze alle banche. Questo renderebbe sicuramente piu’ agevole e veloce l’intero processo”, ha spiegato.
Nel corso dell’incontro si e’ parlato anche di “Ismea risponde”, un canale a disposizione degli imprenditori attraverso delle videoconferenze. Tutti i giovedi’ alle 15 appuntamenti dedicati agli aspetti operativi. Il 7 maggio si e’ svolto il primo incontro, i prossimi negli altri giovedi’ del mese. “Un’iniziativa straordinaria per quanto riguarda una pubblica amministrazione. Va dato merito a Ismea di averla pensata e messa in pratica”, ha detto Arditti.
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