ROMA (ITALPRESS) – “E’ un discorso molto serio e complesso, sto vedendo, sentendo e leggendo tantissimi rappresentanti delle istituzioni dello sport che, in Italia e nel mondo, dicono la loro legittimamente e a pieno titolo. E’ comprensibile, ma il problema e’ che ci sono due soggetti che devono prendere una decisione: il Cio e il suo presidente Bach e il governo giapponese e il premier Abe”. Mentre di ora in ora aumentano le richieste di un rinvio, causa Covid-19, dei Giochi Olimpici di Tokyo2020, il presidente del Coni Giovanni Malago’ ricorda a chi spetta dire, nel merito, l’ultima parola. “Sono loro ad averne la titolarita’ – spiega a Radio Deejay il numero uno dello sport italiano – Ovviamente, le Olimpiadi non si possono fare senza atleti, giornalisti e pubblico, ma nemmeno senza le tv, che hanno comprato a suon di bilioni i diritti, e le aziende con cui si hanno contratti pluriennali. Nessuno puo’ pensare che il Cio e il governo giapponese non stiano facendo valutazioni o piani B e C, che qualcuna esorta o impone, ma cio’ necessita del tempo”. Per Malago’, anche in caso di rinvio dei Giochi, ogni opzione resta aperta, dallo spostamento di un mese sino a un anno: “Durante una call con Bach, che poi ho sentito anche privatamente, gli abbiamo dato mandato per dare queste risposte. Loro stanno vagliando tutte le opzioni, con cognizione di causa e con tutti gli elementi che comportano le ipotesi stesse. Mi sento di dire – conclude Malago’ – che nulla e’ da escludere”.
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