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Coronavirus, firmato da sindacati e imprese il protocollo di sicurezza nei luoghi di lavoro

L’accordo consentirà alle imprese di tutti i settori, attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali e la riduzione o sospensione dell’attività lavorativa, la attuazione di misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19.

E’ stato firmato sabato 14 marzo 2020 da sindacati e imprese, dopo una trattativa andata avanti nella notte, il “Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”.

Il Protocollo è stato sottoscritto su invito del Presidente del Consiglio dei ministri, del Ministro dell’economia, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro della salute, che hanno promosso l’incontro tra le parti sociali, in attuazione della misura, contenuta all’articolo 1, comma primo, numero 9), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020, che – in relazione alle attività professionali e alle attività produttive – raccomanda intese tra organizzazioni datoriali e sindacali.

Il Governo, da parte sua, favorirà la piena attuazione del Protocollo.

Dopo diciotto ore di un lungo e approfondito confronto, è stato finalmente siglato tra sindacati e associazioni di categoria il protocollo di sicurezza nei luoghi di lavoro. Per il bene del Paese, per la tutela della salute di lavoratrici e lavoratori. L’Italia non si ferma”, questo il commento a caldo postato su twitter del Premier Giuseppe Conte dopo la firma dell’Accordo.

13 PUNTI SULLA SICUREZZA

Il documento, in tredici punti, indica le misure di precauzione: si va dagli ingressi in azienda alla gestione delle mense e degli spazi comuni, dai dispositivi di sicurezza alla possibilità di rimodulare le attività fino alla gestione di un eventuale caso di contagio

L’accordo consentirà alle imprese di tutti i settori, attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali e la riduzione o sospensione dell’attività lavorativa, la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro.

La sen. Nunzia Catalfo, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha così annunciato sul profilo twitter: “Con un percorso favorito dal Governo, le parti sociali hanno firmato un protocollo condiviso per contrastare la diffusione del #Coronavirus nei luoghi di lavoro. Così le aziende, anche facendo ricorso agli ammortizzatori sociali, potranno garantire ai lavoratori più sicurezza”.

IL CONTENUTO DEL PROTOCOLLO

Nel protocollo viene prevista l’applicazione di diverse misure di precauzione contro l’emergenza del coronavirus, che coinvolgono diversi settori, dalle informazioni che devono essere fornite ai lavoratori, alle modalità di ingresso nell’azienda per i dipendenti e per i fornitori esterni. Ci sono poi delle disposizioni in materia di sanificazione e igienizzazione degli ambienti lavorativi e delle direttive per quanto riguarda la protezione personale. Si stabilisce inoltre l’organizzazione aziendale per quanto riguarda le turnazioni, le riunioni e gli spazi comuni. In particolare:

Informazione

L’azienda, attraverso le modalità più idonee ed efficaci, informa tutti i lavoratori e chiunque entri in azienda circa le disposizioni delle Autorità, consegnando e/o affiggendo all’ingresso e nei luoghi maggiormente visibili dei locali aziendali, appositi depliants informativi.

In particolare, le informazioni riguardano: l’obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37.5°); l’accettazione del fatto di non poter fare ingresso o di poter permanere in azienda laddove sussistano le condizioni di pericolo (sintomi di influenza, temperatura, provenienza da zone a rischio, etc); l’impegno a rispettare tutte le disposizioni delle Autorità e del datore di lavoro nel fare accesso in azienda (in particolare, mantenere la distanza di sicurezza); l’impegno a informare tempestivamente e responsabilmente il datore di lavoro della presenza di qualsiasi sintomo influenzale durante l’espletamento della prestazione lavorativa.

Il premier Conte a colloquio con le parti sociali (da www.governo.it – licenses by-nc-sa/3.0/it)

Modalità di ingresso in azienda

Il personale, prima dell’accesso al luogo di lavoro potrà essere sottoposto al controllo della temperatura corporea. Se tale temperatura risulterà superiore ai 37,5°, non sarà consentito l’accesso ai luoghi di lavoro. Le persone in tale condizione saranno momentaneamente isolate e fornite di mascherine e dovranno contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico curante e seguire le sue indicazioni. Il datore di lavoro informa preventivamente il personale, e chi intende fare ingresso in azienda, della preclusione dell’accesso a chi, negli ultimi 14 giorni, abbia avuto contatti con soggetti risultati positivi al COVID-19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell’OMS.

Per l’accesso di fornitori esterni individuare procedure di ingresso, transito e uscita,mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale in forza nei reparti/uffici coinvolti.

Sanificazione dell’azienda

L’azienda assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago. Nel caso di presenza di una persona con COVID-19 all’interno dei locali aziendali, si procede alla pulizia e sanificazione dei suddetti secondo le disposizioni della circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute nonché alla loro ventilazione. Occorre garantire la pulizia a fine turno e la sanificazione periodica di tastiere, schermi touch, mouse con adeguati detergenti, sia negli uffici, sia nei reparti produttivi. L’azienda in ottemperanza alle indicazioni del Ministero della Salute secondo le modalità ritenute più opportune, può organizzare interventi particolari/periodici di pulizia ricorrendo agli ammortizzatori sociali (anche in deroga).

Precauzioni igieniche personali

L’azienda mette a disposizione idonei mezzi detergenti per le mani. E’ raccomandata la frequente pulizia delle mani con acqua e sapone. Le mascherine dovranno essere utilizzate in conformità a quanto previsto dalle indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità. Data la situazione di emergenza, in caso di difficoltà di approvvigionamento e alla sola finalità di evitare la diffusione del virus, potranno essere utilizzate mascherine la cui tipologia corrisponda alle indicazioni dall’autorità sanitaria. E’ favorita la preparazione da parte dell’azienda del liquido detergente.

L’accesso agli spazi comuni, comprese le mense aziendali, le aree fumatori e gli spogliatoi è contingentato, con la previsione di una ventilazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta all’interno di tali spazi e con il mantenimento della distanza di sicurezza di 1 metro tra le persone che li occupano. Occorre garantire la sanificazione periodica e la pulizia giornaliera, con appositi detergenti dei locali mensa, degli spogliatoi, delle tastiere dei distributori di bevande e snack.

Organizzazione aziendale (turni, trasferte e smart working)

Si dispone e la chiusura di tutti i reparti diversi dalla produzione o, comunque, di quelli dei quali è possibile il funzionamento mediante il ricorso allo smart work, o comunque a edistanza. Si può procedere ad una rimodulazione dei livelli produttivi e assicurare un piano di turnazione dei dipendenti dedicati alla produzione con l’obiettivo di diminuire al massimo i contatti e di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili. Nel caso vengano utilizzati ammortizzatori sociali, anche in deroga, valutare sempre la possibilità di assicurare che gli stessi riguardino l’intera compagine aziendale, se del caso anche con opportune rotazioni.

Il premier Conte a colloquio con le parti sociali (da www.governo.it – licenses by-nc-sa/3.0/it)

Infine, nella parte finale del decreto sono presenti delle disposizioni per la gestione di una persona sintomatica in azienda e per le modalità di sorveglianza medico-sanitaria. 

uspi

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