ROMA (ITALPRESS) – “Noi sindaci siamo chiamati dal ministero dell’Interno a far rispettare regole e restrizioni decise da governo e Regioni: possiamo vietare stazionamenti in strade e piazze e limitare il passaggio in alcune zone”, ma “a volte non basta e su alcune cose non siamo stati ascoltati”. Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera il sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro, in merito all’emergenza coronavirus.
“I Comuni sono quelli più vicini ai cittadini, conoscono meglio i territori e quindi possono intervenire meglio e più rapidamente – prosegue -. Siamo anche quelli cui i cittadini si rivolgono per primi, per chiedere più tamponi, più ambulanze, più posti letto, anche se sono cose su cui non abbiamo competenza. Ecco perchè chiediamo, ancora una volta, di essere coinvolti nella comunicazione dei dati sulla base dei quali vengono poi prese le decisioni, dal colore delle zone alle restrizioni”.
“Tamponi, numero dei contagiati, posti letto negli ospedali e nelle terapie intensive: sono tutte informazioni che dovrebbero conoscere anche i Comuni così da poter intervenire sulle restrizioni. E conoscerli fa sì che ci sia anche maggiore trasparenza”, spiega Decaro, per il quale “sarebbe corretto sapere quali sono i criteri oggettivi legati a quali parametri in base ai quali vengono prese determinate decisioni, sapere quale è l’algoritmo che fa sì che una zona sia gialla o rossa, è importante che le regole siano uniformi per tutti. Invece oggi ai Comuni viene comunicato solo il numero dei positivi per poter intervenire su chi ha bisogno o verificare l’isolamento di chi è contagiato”.
(ITALPRESS).
“I Comuni sono quelli più vicini ai cittadini, conoscono meglio i territori e quindi possono intervenire meglio e più rapidamente – prosegue -. Siamo anche quelli cui i cittadini si rivolgono per primi, per chiedere più tamponi, più ambulanze, più posti letto, anche se sono cose su cui non abbiamo competenza. Ecco perchè chiediamo, ancora una volta, di essere coinvolti nella comunicazione dei dati sulla base dei quali vengono poi prese le decisioni, dal colore delle zone alle restrizioni”.
“Tamponi, numero dei contagiati, posti letto negli ospedali e nelle terapie intensive: sono tutte informazioni che dovrebbero conoscere anche i Comuni così da poter intervenire sulle restrizioni. E conoscerli fa sì che ci sia anche maggiore trasparenza”, spiega Decaro, per il quale “sarebbe corretto sapere quali sono i criteri oggettivi legati a quali parametri in base ai quali vengono prese determinate decisioni, sapere quale è l’algoritmo che fa sì che una zona sia gialla o rossa, è importante che le regole siano uniformi per tutti. Invece oggi ai Comuni viene comunicato solo il numero dei positivi per poter intervenire su chi ha bisogno o verificare l’isolamento di chi è contagiato”.
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