ROMA (ITALPRESS) – Per il reddito di emergenza “a mio parere chiunque dovrebbe avere almeno i 780 euro” e “me lo immagino come una misura di tipo universale: cioe’ rivolto a tutti coloro che nell’ultimo mese non hanno percepito un reddito e che non sono coperti da altre misure”. La platea che potrebbe essere coinvolta riguarda “diverse categorie. In primo luogo tutti coloro che lavorano nel mondo del turismo che hanno una ciclicita’ stagionale, e che quando e’ esplosa la crisi non avevano contratti attivi. Sono i primi che dobbiamo proteggere”. Lo ha detto in una intervista a The Post Internazionale, il capo politico del M5S Vito Crimi. Per il reddito di emergenza “dobbiamo immaginarci degli strumenti che consentano, a presentazione della domanda, una erogazione immediata” attraverso la risposta a “una sola condizione. Hai avuto un reddito a marzo? Se la risposta e’ si’ non hai diritto all misura. Se la risposta e’ no, ne ha diritto. Se hai una soglia di reddito molto alta, perdi il reddito”.
Oltre al reddito di emergenza, pero’, “serve anche un’altra misura essenziale: un altro tipo di erogazione. Non un sussidio, ma un fondo che possa diventare un prestito condiviso. Per molti cittadini oggi il problema non e’ il guadagno, che non e’ venuto meno, ma la liquidita’ che rischia di far fallire le imprese. Questa misura la immagino come una sorta di super garanzia bancaria” che ” viene concessa a tutti, in banca e senza nessun interesse” attraverso “una garanzia offerta dallo Stato”.
Crimi immagina un prestito “per chi ha perso un reddito e per le aziende che hanno perso un fatturato. Ma con un tetto: una cifra solo relativamente bassa: l’equivalente di tre mesi di fatturato o di reddito” e propone quale soglia “fino a 10mila euro di finanziamento ai privati e fino a 250mila per le imprese”, a seconda del volume di affari.
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