ROMA (ITALPRESS) – Sul fronte dei consumi finali, le passate settimane si sono rivelate estremamente dinamiche, non solo per lo scontato incremento degli acquisti ma anche per la mutevolezza dei comportamenti anche in un cosi’ breve periodo. L’esame di quattro settimane di atti d’acquisto rende comunque possibile individuare alcuni grandi trend che, secondo il Rapporto Ismea sull’emergenza coronavirus, sono cosi’ riassumibili: Tendenza all’approvvigionamento di prodotti conservabili per creare stock casalinghi e prepararsi a eventuali situazioni di futura scarsita’. Forte orientamento a utilizzare la spesa on line la cui crescita esponenziale ha mandato in tilt il sistema delle consegne (+57% nella penultima settimana di febbraio, + 81% nell’ultima di febbraio +97% nella seconda settimana di marzo). Forte orientamento, nella fase iniziale della crisi, ai prodotti di quarta e quinta gamma (ortaggi e pizze pronte) con successivo affievolimento della tendenza e incremento sotto la media del segmento bevande (+9%). Orientamento quasi esclusivo verso la GDO, con ricorso dove possibile anche ai negozi di vicinato (frutterie e macellerie) sia per muoversi il meno possibile sia perche’ talvolta ritenuti piu’ sicuri di ambienti comunque molto frequentati come i super o ipermercati. Nel complesso delle 4 settimane, e’ il Sud Italia a registrare gli incrementi piu’ alti su base tendenziale: +21% nel cumulato delle 4 settimane con punte del 39% nell’ultima settimana; seguono il Nord Est con una crescita del 20%, il Centro (+19 % con il +30% nell’ultima settimana) e il Nord Ovest (+16%). A livello di format distributivi, l’aumento delle vendite maggiore si registra nei supermercati (+23% nelle 4 settimane su base annua) dove sono avvenuti quasi la meta’ degli acquisti (43%) e nei discount (+20%).
(ITALPRESS).
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